Nel 1871 Pietro Marone, tessitore di Trivero e operaio a Biella, ebbe l'autorizzazione per la costruzione di un canale sul torrente Strona che avrebbe fornito la forza motrice ad un opificio inizialmente non tessile.
Nel 1882, il nuovo opificio iniziò l'attività industriale. L'edificio ospitava l'attività tessile ai piani interrato e terreno, mentre il primo piano era adibito ad abitazione.
Nel 1891, lo stabilimento fu espropriato per permettere la costruzione della linea ferroviaria Cossato-Vallemosso.
Rispetto alla documentazione prodotta dalla schedatura DocBi del 2002 non è stato possibile geolocalizzare precisamente l'Opficio Marone (1): in attesa di una migliore definizione topografica, gli è quindi stata assegnata arbitrariamente un'ubicazione lungo il torrente Strona a nord dell'abitato di Cossato.
Configurazione strutturale primaria
Nucleo originario:
- pianta a forma rettangolare
- 3 piani
- struttura verticale in muratura di pietre di fiume legate da malta di calce e tamponamenti in mattoni
- strutture orizzontali
primo piano: voltini in laterizio con putrelle in ferro
secondo e terzo piano: volte a vela
- sostegni interni in muratura
- pavimentazione
primo piano: battuto di cemento
secondo piano: piastrelle in cotto
- copertura a capriate a due falde con manto in coppi
- rivestimento esterno: intonaco
- serramenti in ferro
Stato di conservazione
Riferimento alla parte:
intero bene
Stato di conservazione:
rudere
Indicazioni specifiche:
1993
Note di lavoro
NCTN: R0252633 Numero della schedatura DocBi: 174 (scheda originale compilata da A. Pezzutto, 2002)