Inventario
"Vendita stabili per £ 5000" da parte di Paolo Aimone a favore dei fratelli Celestino e Secondino Lora Totino
Paolo Aimone fu medico Pietro Paolo di Coggiola, residente a Lozzolo, vendette ai fratelli Lora Totino "tutti indistintamente gli stabili che gli pervennero per eredità di suo fratello sacerdote Giovanni Ajmone" in forza del testamento 6 febbraio 1865 rogato Novelli di Crevacuore. Si tratta di terreni posti in Pray, "fra la strada comunale, che da Coggiola tende a Crevacuore transitante fra la fabbrica, ed oratorio della chiesetta, ed il torrente Sessera, compresi quelli alla Mola, e Baraggione, ed alli Cassinetti, ove trovasi la riguardevole caduta d'acqua...". I terreni erano sette appezzamenti a prato situati al Molino (uno posto "dietro molino gabbiotti e folla"), al Ramo, alla Folla, al Baraggione o Mola e ai Cassinetti. Paolo Aimone vendette anche tutti i suoi diritti e ragioni sull'acqua della roggia molinaria sebbene su una parte di essa fosse ancora vertente la causa contro il dottor Luigi Lora Totino, fratello degli acquirenti, presso la Corte d'Appello di Torino.
L'atto fu rogato dal notaio Augusto Serra di Biella.
Allegata la "Nota per trascrizione" dell'atto presso il Tribunale Civile di Biella Conservazione delle Ipoteche di Biella sottoscritta dal conservatore Magnani in data 11 novembre 1880