Inventario
Fondo Lanificio Modesto Bertotto
Gli archivi, una collezione storica
Modesto Bertotto è una delle pochissime aziende tessili biellesi ad aver preservato gli archivi della propria attività dal lontano 1889.
Si parla di circa 400 volumi, un autentico tesoro dal punto di vista storico, sia dell’azienda sia del costume nazionale poiché coinvolgono tre secoli.
La maggior parte delle aziende biellesi ha perduto o danneggiato gli archivi durante l’alluvione del 1969. Ma cosa contengono questi tomi?
Non esistevano computer: di conseguenza, i disegnatori di tessuti redigevano a mano libera le caratteristiche tecniche per chi coi telai avrebbe dato vita ai tessuti per abiti.
I volumi contengono informazioni sul tipo di filato, sul colore, sull’armatura da impostare a telaio e molteplici note utili a creare l’ordito e poi la tessitura vera e propria.
Le pagine ingiallite di questi volumi, che la clientela può sfogliare nei punti vendita di Biella e Torino, recano le schede tecniche, con le note relative all’impiego – abito, giacca, pantalone o cappotto – corredate al tipetto (ritaglio) di tessuto, così da conferire immediatezza ad una sorta di “catalogo” artigianale delle collezioni.
Collezioni che comprendono numerosi “esclusivi” realizzati per stilisti e case di moda che richiedevano speciali tipologie di tessuti, prodotti appositamente per garantire loro l’assoluta esclusività dei capi di abbigliamento. Linee uniche, che avevano anche la cimossa personalizzata, a dare un ulteriore tocco di prestigio (la personalizzazione della cimossa veniva predisposta anche per le sartorie più prestigiose).
Oggi i campionari storici sono fonte di ispirazione per stilisti e addetti al settore. Nella moda tutto ritorna, rivisitato e rideclinato; gli spunti sono indispensabili per i creativi. Naturalmente, i tessuti oggi vengono realizzati con pesi molto più leggeri di un tempo; tuttavia, quando si osservano le stoffe che datano 60 o 70 anni fa non si può fare a meno di ammirare lo stile e il gusto che sono stati tramandati dal passato. Lo sanno bene le case di moda, che ciclicamente attingono a questo patrimonio di esperienze, per attualizzarle e ridare loro il giusto lustro.