Inventario
Partigiani della pace
Le carte che compongono questo fondo in origine facevano parte del materiale appartenente alla Camera del lavoro. In sede di primo riordino esse sono state raccolte in un fondo specifico in considerazione dell’interesse e dell’integrità della documentazione. L’organizzazione internazionale dei “Partigiani della pace”, sorta a Parigi nell’aprile 1949, ebbe una vasta eco nell’ambiente biellese, grazie anche al notevole impegno dei partiti di sinistra, delle organizzazioni collaterali e del sindacato. A testimonianza della diffusione capillare delle strutture del movimento e della loro capacità di mobilitazione, un documento conservato nel fondo (il resoconto della campagna contro le armi atomiche promossa nel 1951) cita l’esistenza di ben 56 comitati comunali, di 89 rionali o di frazione, di 114 di fabbrica, nell’insieme capaci di raccogliere l’adesione di oltre 50.000 cittadini all’appello pacifista. Animatore principale di queste iniziative era il Comitato biellese dei partigiani della pace, costituitosi nel maggio 1950 e diretto per lungo tempo da Elvo Tempia. Esso è anche la fonte principale del materiale contenuto nel fondo, che consiste principalmente di ordini del giorno, corrispondenze con il Comitato nazionale, le forze politiche e le istituzioni locali, di programmi e bilanci dell’attività nonché dei rendiconti delle campagne di sottoscrizione e degli appelli antibellici che costituivano l’impegno prevalente del movimento. La documentazione prodotta localmente è integrata da una consistente raccolta di materiali provenienti dal centro romano: oltre alla già citata corrispondenza vi sono numerose circolari e altro materiale di propaganda quali il “Notiziario quotidiano” (1952) e il “Bollettino di direttive e indirizzi di propaganda” (1952 e 1955), entrambi editi dal Comitato nazionale.