Persona
Lattuada, Alberto
- Link esterni
- Nascita
- Luogo:
- Caronno Pertusella, Italia
- Data:
- 1926
- Morte
- Luogo:
- Milano
- Data:
- 2014
- Attività/mestiere/professione
- Qualifica:
- illustratore
- Biografia / Storia
- Stilista italiano nato a Caronno Pertusella (Varese). Lo hanno definito "uomo di stile"; le cronache lo fanno nascere professionalmente nel 1955 con i disegni per il quotidiano Women's Wear Daily, anche se già da qualche anno collaborava con Mamme e Bimbi di Silvana Bernasconi. Ha lavorato per numerosi periodici femminili (fra i quali Novità, Bellezza, Annabella e Marie Claire) Linea Italiana e Linea Uomo e per lungo tempo ha dedicato la sua attività pure all'I.W.S. (Segretariato Internazionale della Lana). Conosciuto per il suo spirito ironico, le battute corrosive e feroci, schivo e introverso pur dichiarandosi timido, è noto per le collezioni di abiti, maglieria, pellicceria, calzature e linee sportive d'avanguardia ("Ciò che preferisco è lo sport ad altissimo livello. E ritengo d'essere stato uno dei primi a imporre questo tipo di abbigliamento anche per sera").
Dal '73 al '90 ha creato album e colori per Pitti Filati e per la filatura Avia (poi per Zegna-Baruffa). Sempre fedele al suo personaggio e al suo stile, ha tutt'ora una mano felice e up-to-date.
Ha insegnato per dodici anni al Polimoda di Firenze.
Nel luglio 2003 alla Galleria del Costume di Palazzo Pitti, venne inaugurata "Alberto Lattuada: un maestro al Polimoda" articolata con termini dal "rural country western" alla "Manhattan Blues" alle deliziose "Victorian eccentrics". Un grande successo a sottolineare la straordinaria carriera dell'illustratore-stilista, protagonista di 50 anni di moda italiana.
Di Alberto Lattuada è ben riconoscibile il tratto incisivo, il segno pittorico assolutamente originale, lo stile colto e raffinato con cui ha raccontato con sottile ironia e appasionato interesse il nascere e l'evolversi della moda italiana.
Nel febbraio 2008 alla Fondazione Catella di Milano viene realizzata la mostra antologica "Alberto Lattuada - Il segno elegante".
(Informazioni tratte da Il dizionario della moda 2010, Baldini Castoldi Dalai editore, Milano 2009.)
"Eleganza. Forse come l'arte, non si dovrebbe spiegare. L'eleganza - come la classe e la cultura - è citata principalmente dalle persone che ne sono prive. Può anche sembrare ormai un reperto d'antiquariato e, come tale, gode di periodici revival. Contrariamente allo chic, che è voluto e moda-dipendente, che richiede fatica e un tocco di perversità, la vera eleganza dovrebbe essere inconscia, naturale e ignorare le mode, anzi essere sottilmente 'demodé'. Un look totalmente e visibilmente firmato non è mai elegante. Si può essere supereleganti con una camicia bianca da uomo, ma bisogna essere Lauren Bacall. O con una T-shirt, se si è Audrey Hepburn. L'eleganza è un dono - a volte immeritato - e indipendente dalla classe sociale. Foto d'archivio mostrano immagini di tribù nomadi, di capi indiani, di contadini italiani, e ritratti di prototipi di mestieri umili di straordinaria eleganza. Mentre per i romantici la vera eleganza è prima di tutto interiore, gli scettici citano personaggi molto discutibili ma esteticamente impeccabili. Si può forse definire, l'eleganza, un distillato di stile, equilibrio, sublime semplicità e magari un filo di noia."
(Alberto Lattuada per Il Dizionario della moda 2010, Baldini Castoldi Dalai editore, Milano 2009.)
In relazione al Centro Rete Biellese ha creato il logo del progetto "Archivi della moda del '900" di ANAI e per la mostra di Biella "I tessuti sfilano, Biella in passerella" del 2010 ha concesso un suo disegno per il manifesto promozionale.
- Luoghi di attività
- Luogo:
- Milano, Firenze
- Qualificazione:
- stilista, illustratore