Il Consorzio Biella The Wool Company gestisce il fondo archivistico del Lanificio Fratelli Bottto
Luoghi di attività
Luogo:
Miagliano
Indirizzo
Indirizzo:
Via Vittorio Veneto, 2 13816 Miagliano (BI)
Indirizzo email
info@biellathewoolcompany.it Referente: Nigel Thompson (presidente di Biella The Wool Company)
Telefono/Fax
015472469 0152476635
Storia istituzionale
Nel 1961 la famiglia Botto, in particolare da Francesco e Mario Botto (figli di Ernesto, nipoti di Albino), acquista la sede del Cotonificio Poma a Miagliano e vi apre un’azienda tessile che creerà tessuti per:
• l’abbigliamento femminile << MARCHIO HELITA>>
• l’arredamento della casa e degli interni per autoveicoli.
La struttura del Gruppo F.lli Botto era costituita da quattro capisaldi formati da altrettante società gestite autonomamente e singolarmente competitive, ma che costituivano nell’insieme un ciclo produttivo integrato. Questo permise all’azienda di avere un maggior controllo e conoscenza della filiera laniera.
Archivi
L'archivio (100 metri lineari per un'estensione cronologica compresa tra la metà XIX sec e la fine del XX sec.) è conservato nell'azienda dismessa che è ancora di proprietà della famiglia Botto e, oggi, è la sede del Consorzio Biella the Wool Company, il cui presidente è Mr. Nigel Thompson. È in fase di inventariazione e comprende molte ragioni sociali di altre aziende. A ad oggi, le ragioni sociali individuate, aprendo alcuni dossier a “campione” nell’archivio amministrativo e contabile ancora disordinato, sono oltre a Lanificio Fratelli Botto di Miagliano (dal 1961), Filatura Alfia di Eligio Botto e C. di Miagliano (dal 1963), Manifattura Dafne, Tintoria Mario Botto Poala. Le carte amministrative e contabili dal 1961 agli anni Novanta sono pari a 15 metri lineari, vi sono inoltre 300 tirelle di stoffe per abiti femminili che vanno dagli anni Sessanta agli anni Settanta (con marchio Helita che era il marchio del lanificio), 40 metri lineari di campionari di tendenza tra cui molti Claude Frère (dalla fine XIX sec. alla metà del XX sec.), 50 cm. di cartelle di campionari tecnici di tessuti per auto (come Fiat, Peugeot, Volkswagen) degli anni Ottanta e 10 metri lineari di dossier di fatture relative a questa produzione, circa 20 cartelle di campionari tecnici per stilisti (come Emanuel Ungaro, Yves Saint Laurent, Rocco Barocco) dal 1968 al 1972, 10 metri lineari di libri di campionari aziendali degli anni Cinquanta e Sessanta. I campionari e le tirelle sono già stati schedati, ma è difficile stabilire quali appartenessero al Cotonificio Poma (che costruì la fabbrica nel XVIII secolo) e quali al Lanificio Botto (che acquistò l’azienda a metà Novecento), poiché anche se molti sono cronologicamente precedenti la nascita del lanificio non è detto che appartengano al Cotonificio Poma perché potrebbero essere stati acquisiti dal Lanificio Botto per la produzione come fonti di ispirazione come accadeva sempre.