Società in nome collettivo
Dal “Annuario Generale della Laniera”, 1926
Dal “Annuario Generale della Laniera”, 1934
Qualifica:
Società in accomandita semplice
Dalla “Guida Laniera. Guida e indirizzi del Lanificio Italiano”, 1962
Luoghi di attività
Luogo:
Borgata Falcero - Valle Mosso
Indirizzo
Indirizzo:
Frazione Falcero, 36 13825 Valle Mosso (BI)
Indirizzo email
info@bottogiuseppe.com Referente: Paola Botto (uno dei titolari)
Storia istituzionale
" I fratelli Giovanni, Albino ed Annibale Garlanda iniziarono la loro carriera industriale con pochi telai a mano nella casa paterna, alla borgata Boero, verso il 1880. Di lì scesero a valle in cerca di forza motrice idraulica, affittando dapprima un piccolo lanificio dai signori Strona alla borgata Savina di Valle S. Nicolao, poi altro più importante nel tratto fra il “ Molin gros ” ed il “ Molinet ”. Verso il 1891 comprarono lo stabilimento già della ditta Torello Picchetto Molina alla borgata Falcero di Valle Mosso, ove attualmente [ 1928 ndr] i fratelli Edoardo ed Ugo fu Albino, sotto la guida ed i saggi consigli dello zio Rag. Annibale, geriscono in piena efficienza uno dei più accreditati lanifici del Biellese ".
da Vincenzo Ormezzano, Il Biellese ed il suo sviluppo industriale , Unione Tipografica Valsesiana, Varallo Sesia 1928.
Fondata nel 1881 dapprima a Valle San Nicolao e poi, dal 1891, a Vallemosso, dai fratelli Albino, Annibale, Giovanni e Valerio Garlanda, l'azienda sarà poi diretta dai figli di Albino, Edoardo ed Ugo. Successivamente il lanificio passò a Paolo Negri (figlio di una sorella di Ugo ed Edoardo Garlanda). Fino alla sua chiusura è stato guidato da Paolo Negri, insieme alla figlia Elena, ai quali si è affiancato in comproprietà Camillo Blotto, che aveva la doppia carica di amministratore delegato e direttore generale. La superficie del lanificio agli inizi degli anni '90 era di 20.000 mq. e lavoravano al suo interno 200 dipendenti. Nel 2007 il lanificio Garlanda vende macchinari, marchio e locali alla Botto Giuseppe.
Funzioni e attività
Dal “Annuario Generale della Laniera”, 1926: produzione di “Filatura della lana cardata, tessitura e rifinitura; stoffa cardata, semipettinata e semipettinati fantasia; stoffe per pantaloni pura lana pettinata e mista ” Titolari: Annibale cav. Straccio. Garlanda fu Francesco, Garlanda Edoardo fu Albino, Garlanda Ugo fu Albino Capitale sociale: 750 000 lire Esportazione: Jugoslavia, Grecia, America del Sud, Austria Telefono 24
Dal “Annuario Generale della Laniera”, 1934: produzione di “Filatura della lana cardata, tessitura e rifinitura; stoffa cardata, semipettinata e semipettinati fantasia; stoffe per pantaloni pura lana pettinata e mista ” Titolari: Annibale cav. Straccio. Garlanda fu Francesco, Garlanda Edoardo fu Albino, Garlanda Ugo fu Albino Capitale sociale: 750 000 lire Telefono 7334
Dalla “Guida Laniera. Guida e indirizzi del Lanificio Italiano”, 1962: produzione di “ Filatura pettinata e cardata, in proprio e per terzi; tessitura, tintoria e rifinizione. Tessuti cardati di medio peso e pesanti per uomo. Drapperie pettinate di ogni peso .” Accomandatari Ugo Garlanda e Paolo Negri Capitale sociale: 750.000 lire Telegrafo: Fratelli Garlanda
Dal “Annuario Generale dell’Industria Tessile”, 1962 – 1963
Lanificio
Archivi
L'archivio dell'azienda fallita nel 2007, è ancora conservato nei locali del lanificio Garlanda. Nulla è stato asportato dall'attuale proprietario il lanificio Botto Giuseppe (120 metri lineari per un'estensione cronologica compresa tra il 1887 e il 2007) che, al contrario, sta provvedendo al suo riordino (2017-2018). Il locale dove sono conservati la maggior parte dei libri campionari, ha delle scaffalature di metallo, delle scatole di cartone, e dei cassoni di plastica. Qui è stato riversato tutto ciò che c'era nei vari armadi e cassetti dei vari uffici. Sulle scaffalature sono ordinati i libri campionari dal 1887 al 2001, dal 1887 al 1958 sono rilegati nel classico modo in cui venivano rilegati i campionari, con copertina rigida chiara o nera e sul dorso indicata la data del campionario; dal 1959 al 2001 sono rilegati con una copertina di cartoncino morbido oppure sono riposti in scatole di cartone. Sempre su scaffalature metalliche vi è anche tutta la contabilità degli ultimi anni di attività del lanificio dal 1997 al 2007. A terra sono posizionati ed impilati numerosi scatoloni di medie dimensioni colmi di “mazzette” di tessuto pronte per essere inserite nei campionari, cassoni di plastica contengono invece riviste, pubblicazioni, fotografie (ancora nei quadretti), tabelloni pubblicitari, libri e cataloghi campionari di tendenza (dagli anni Cinquanta al 2007).Nella sala della campioneria, vi sono è ancora la produzione degli ultimi anni di attività: tessuti arrotolati sui “subbi” (appositi rulli per le pezze), scatoloni con pezzi di tessuto per formare il campionario esclusivo (venduto solo ad alcuni clienti), scatoloni pieni di rocche. Come se “qualcuno avesse staccato la presa e fermato il tempo”. Nell'atrio del lanificio c'è una libreria in legno con molti volumi d'arte, d'artigianato, storia.