Chiesa di San Francesco d'Assisi
- Chiesa di San Francesco dell'Ospedale (altra denominazione di autorità)
- Storia istituzionale
Alta e spaziosa la navata centrale, che porta al presbiterio, di assai minori dimensioni quelle laterali. Intoppi di vario genere impediscono per qualche tempo la sua realizzazione: dal progetto alla costruzione passano infatti sedici anni. La facciata è preceduta da un ampio portico ed i muri esterni sono rivestiti di mattoni a vista. Nel mese di settembre del 1956 il Conte Barberis la dona all’ospedale con regolare atto notarile ed il 29 ottobre il Vescovo Monsignor Carlo Rossi la benedice e consacra l'altare in marmo. Quest'ultimo ha come sfondo un'altissima pala in muratura a forma di semicerchio, interamente affrescata (metri 10 per 5) dal pittore Guido Mosca, che raffigura nella parte inferiore alcune scene di opere di misericordia, al centro San Francesco d'Assisi con le stimmate e diversi Santi e in alto Cristo in croce attorniato da Angeli. Il crocifisso in bronzo dorato e patinato dell'altare è opera dello scultore Carmelo Cappello; le formelle delle 14 stazioni della Via Crucis in ceramica policroma e dorata, con oltre 200 figure, sono modellate dal ceramista e pittore Pippo Pozzi. Il fonte battesimale, in marmo rosso di Verona, è sormontato da una piccola statua in bronzo patinato, raffigurante San Giovanni Battista, scolpita dallo scultore Giovanni Cantono, a cui si deve pure il medaglione in bronzo del Conte Barberis, posto sulla lapide murata nella chiesa per ricordare il donatore. Di Mario Taragni, detto Barba, sono le due mezzelune di lamiera di ferro cesellato e colato in argento, che coprono la vasca del battistero, il leggio dell'altare, i lampadari, le acquasantiere, le lampade votive, i cancelli della balaustra e del battistero ed i 14 candelieri dell'altare, tutti lavori in ferro battuto, cesellato e colato in argento. La porticina del tabernacolo in argento sbalzato, contornata di pietre dure, è opera di Sergio Vatteroni. Sulla porta d'entrata si costruisce un'orchestra, su cui è sistemato un nuovo organo, fabbricato da Giuseppe Marzi di San Maurizio d'Opaglio.La prima pietra della Chiesa dell'Ospedale di Biella fu posata nel 1942.