Ente
Maglieficio Antonio Boglietti
Data: 1874 - in attività
- Link esterni
- Note alle entità collegate
- Antonio Boglietti è il fondatore dell'azienda
- Natura giuridica
- Qualifica:
- Società anonima (Dal “Annuario generale della laniera”, 1934)
- Qualifica:
- S.p.A. (Dalla “Guida laniera. Guida e indirizzi del Lanificio Italiano”, 1962)
- Luoghi di attività
- Luogo:
- Biella, via Pietro Micca
- Luogo:
- Torino
- Qualificazione:
- Sede sociale (Dalla “Guida laniera. Guida e indirizzi del Lanificio Italiano”, 1962 )
- Luogo:
- Biella, via Sebastiano Ferrero 16. C.P. 255
- Qualificazione:
- Sede stabilimento (Dalla “Guida laniera. Guida e indirizzi del Lanificio Italiano”, 1962)
- Indirizzo
- Indirizzo:
- Ponderano, via Gramsci 45
- Stato:
- Italia
- Regione:
- Piemonte
- Provincia:
- Biella
- CAP:
- 13875
- Storia istituzionale
- Nel 1874 dopo la recessione del contratto da parte del cognato Carlo Guglielminotti, Antonio Boglietti rimane solo alla guida della ditta. Vengono adottati dei telai rettilinei del nuovo sistema.
Nel 1881 la ditta partecipò all'Esposizione Universale di Milano, ottenendo la medaglia di bronzo. Lo stupore per aver ottenuto il gradino più basso del podio viene riportato dai giornali biellesi. Lo stesso Boglietti considera il premio inadeguato " all'importanza della sua fabbrica ed agli svariatissimi articoli che produce " (da "L'Eco dell'Industria - Gazzetta Biellese" del 30 ottobre 1881); per questo egli contesta e in seguito rifiuta l'onorificenza.
Tra il 1882 e il 1883 l'espansione della produzione è racconto da richiedere la costruzione di un nuovo stabilimento a Biella Piano, ai piedi della collina da dove tutto era iniziato. Il nuovo stabilimento vede impiegati 450 operai, dei quali la maggior parte sono donne. La prevalenza della manodopera femminile accompagna la storia di questo maglificio anche nel secolo successivo. Nel nuovo stabilimento sono presenti aree di tessitura, torcitura, tintoria e stamperia di filati.
Nel 1893 il cavalier Boglietti, “ non potendosi più occupare della fabbrica per ragioni di salute“, pur mantenendo la proprietà, ne affida la gestione ai suoi collaboratori: Sebastiano Protto, direttore generale della fabbrica, Pietro Calliano, segretario capo, Antonio Vaciago, futuro genero di Boglietti, cassiere e addetto all'acquisto di merci. Dopo pochi mesi Antonio Boglietti muore.
Nel 1907 il maglificio diventa Società Anonima Maglieficio Boglietti. La società è costituita, tra gli altri, dalle sorelle di Antonio Boglietti, Margherita e Virginia.
Tra il 1962 e il 1963 si susseguono proposte di progetti in sostituzione degli edifici del maglieficio. Viene approvato quello dell'arch. Caucino che prevede la realizzazione di abitazioni e aree verdi.
Nel 1978 il maglieficio entra nel Gruppo Botto, dopo l'acquisto del marchio da parte della famiglia Botto Poala, che trasferisce la sede nel moderno stabilimento di Ponderano, dove si trova tuttora.
Nel 2021 la produzione del maglificio continua con il marchio Boglietti, e produce maglieria esterna, intima, lingerie e beachwear .
La produzione del maglieficio comprende maglieria e biancheria di ogni genere in lana, seta, tessuto elastico, cotone e spencer, calze di lana e cotone. Si specializza in “ genere diminuito” (ovvero tessuto già sagomato sul telaio, più resistente), introdotto in Italia proprio dal Boglietti, che rimase a lungo l'unico fabbricante a livello nazionale. I prodotti finiti sono esportati in tutto il mondo, in particolare in America, in Asia Minore e Grecia.
ll prodotto di maggior successo è la “ Mailleuses” , una maglia con “ lavorazione a celluline”, “ dove il diritto concedeva alle necessità d'eleganza … il rovescio si presentava come un minutissimo alveare, che aveva lo scopo di imprigionare piccole bolle d' aria, permettendo la traspirazione ma aumentando l'isolamento termico, cioè la difesa dal freddo o dal caldo ” (il Biellese, 31/08/1962).
Negli anni Trenta il direttore Eusebio Maggia brevetta la macchina per la produzione della maglia 'Sensitiva', “ che permette una produzione di una morbidezza ineguagliabile ” e “insmagliabile”.
- Funzioni e attività
- Dal “Annuario Generale della Laniera”, 1926: produzione di “Filatura cardata di lana e cotone per conto proprio e per terzi”
Titolari: Cav. Uff. Antonio Vaciago, Presidente, Guido Foglio e Luigi Borsetti, Procuratori
Società di Mutuo Soccorso Antonio Boglietti fra gli operai dello Stabilimento.
Capitale sociale: 16 000 000 lire
Esportazione: in tutto il mondo
Telegrafo: Boglietti, Telefono 6-64
Dal “Annuario Generale della Laniera”, 1934: produzione di “Maglierie di ogni genere, lana, lana e cotone, cotone, fini, medie e ordinarie. Sfilacciatura, cardatura, filatura di cardato"
Titolari: Comm. Ettore Coda, Presidente; Eusebio Maggia, Consigliere delegato
Società di Mutuo Soccorso Antonio Boglietti fra gli operai dello Stabilimento.
Capitale sociale: 14 400 000 lire
Forza lavoro: Operai, 200 uomini e 600 donne, Impiegati 17
Macchinario: Sfilacciatrici 2, assortimenti da carda 8, fusi da cardati 3.328, telai per maglieria rettilinei 44, circolari 345.
Forza motrice: cavalli elettrici 215 , cavalli vapore 250
Esportazione: in tutto il mondo
Telegrafo: Boglietti, Telefono 16-64
Dalla “Guida laniera. Guida e indirizzi del Lanificio Italiano”, 1962. Produzione: “Maglierie”
Presidente: rag. Evasio Camagna; consiglieri delegati: Vittorio Poma e Antonio Brivio Sforza.
Telegrafo: Maglieficio Boglietti
Dal “Annuario Generale dell’Industria Tessile”, 1962 – 1963
Maglificio
- Archivi
- L’archivio è andato quasi tutto perso, in azienda oggi si conservano 21 libri giornale mastro dal 1867 al 1950 (con lacune), 2 libri matricola (1882-1921; 1941-1961); 1 rubrica dipendenti, senza data risalente agli anni Cinquanta del Novecento; alcuni libri tecnici per formulazione listino degli anni Sessanta del Novecento; pubblicità dagli anni Ottanta del Novecento a oggi e la documentazione amministrativa e contabile degli ultimi dieci anni; infine, vi sono anche, incorniciate e appese, alcune fotografie storiche dell’azienda.