È il 1895 quando Federico Zonco fonda una società per la progettazione e la costruzione di macchine per il finissaggio dei panni di lana e, qualche anno dopo, affiancato dal figlio Anselmo, crea la segheria destinata alla lavorazione del legname necessario all'Azienda e all'impianto parallelo destinato alla produzione di guarnizioni e punte per macchine sfilacciatrici. In oltre 100 anni di attività la situazione si è costantemente evoluta, portando con sè migliorie e innovazioni. Nel dopoguerra l'acciaio inox si sostituisce gradualmente al legno e il mercato supera i confini nazionali, diventando prima europeo e poi mondiale, grazie all'apporto delle idee innovative di Federico, Pietro e Placido, nipoti del fondatore. Attaverso gli anni, e con la grande velocità di migliorarci ogni giorno, siamo arrivati agli anni 2000, e la quarta generazione ha già preso in mano la gestione dell'Azienda: ma il rispetto per la qualità e la tradizione sono rimasti quelli di oltre 100 anni fa.
Funzioni e attività
Dal "Annuario Generale della Laniera", 1926: produzione di "Macchine per follare i panni. Lavapanni. Quadri portalicci. Vasche per tintoria. Doghe per sfilacciatrici."
Dal "Annuario Generale della Laniera", 1934: produzione di "Lavapanni, folloni, vasche per tingere, doghe per guarnizioni di sfilacciatrici con punte di acciaio."
Dal “Annuario Generale dell’Industria Tessile”, 1962 – 1963:
Officina e falegnameria tessile
"Lavaggi per tessuti a corda. Lavaggi per tessuti in largo. Folloni pesanti e leggeri. Macchine a cuocere e fissare. Cilindri gommati per lavaggi. Guarnizioni e punte per sfilacciatrice. Motorizzazioni brevettate per lavaggi e folloni "
Bibliografia
Fondata nel 1895, nel 1899 a Flecchia l’officina di Federico Zonco, assistito dal figlio Anselmo, si impone all’attenzione non solo degli industriali valsesserini per la sua produzione di guarnizioni per carde, sfilacciatrici, vasche per tintoria, folloni e per le macchine per cuocere e fissare i panni.
(da Craveia D., Il meccano-tessile biellese dalla Restaurazione al Fascismo, in «Studi e ricerche sull’industria biellese», vol. 3, Bollettino DocBi 2012).