Ente
Officine di Chiavazza di G. Vergnasco
- Officine di Chiavazza (altra denominazione di autorità)
Data: 1906 - 1990
- Luoghi di attività
- Luogo:
- Chiavazza - Via Milano, 87
- Indirizzo
- Indirizzo:
- Via Milano 87
- Stato:
- Italia
- Regione:
- Piemonte
- Provincia:
- Biella
- CAP:
- 13900
- Storia istituzionale
- Nel 2009 il DocBi Centro Studi Biellesi ha ricevuto in donazione l’archivio delle “Officine di Chiavazza” da parte dei fratelli Gianni e Roberto Vergnasco (ultimi titolari della ditta). Sulla base di quanto riportato nella “Bozza di cronistoria delle Officine di Chiavazza per l’Albo d’Onore del Comune di Biella”, ritrovata tra le carte, le “Officine di Chiavazza” sarebbero nate prima della Grande Guerra, forse nel 1906 o, forse, nel 1911 (ne Il Biellese. Le sue industrie e le sue stazioni climatiche 1910 edito dalla Lega Industriale Biellese in occasione della visita di una missione commerciale ottomana, si citano le “Officine Meccaniche” di Chiavazza senza chiarire se si tratta di quelle fondate dal Vegnasco) per iniziativa di tre soci: Riccardo Ceria, Ermanno Chiappa e Giovanni Vergnasco.
Per tutto il periodo bellico la produzione fu di tipo militare (proiettili), poi, con l’ingresso nella società di Vittorio Piana quale accomandatario (1° settembre 1921), la ditta si attrezza per costruire macchinario tessile. Nel 1931, liquidati i soci, Giovanni Vergnasco (1877-1943) diventò l’unico proprietario coadiuvato dai figli Renzo e Fulvia. I figli di Renzo, Gianni e Roberto, proseguirono l’attività dopo la morte del padre (1975) e dopo il ritiro della zia. Il Fondo Officine di Chiavazza, già riordinato e in buona misura digitalizzato, potrebbe essere oggetto nel prossimo futuro di un corposo studio monografico. È composto da alcuni fascicoli di documentazione (tra cui mezza dozzina di taccuini manoscritti), circa 100 immagini fotografiche riferite a macchinari costruiti dall’officina (per lo più si tratta di scatti del fotografo Pietro Bini) e da circa 10.000 disegni tecnici. La parte storicamente più interessante del fondo è rappresentata però dai documenti, dalle fotografie e, soprattutto, dagli elaborati grafici non prodotti dalle Officine di Chiavazza ma da queste ultime ereditati da ditte attive in precedenza, ovvero “Giuseppe Squindo”, “Tamagno e Musso”, “Tamagno Musso e G. Squindo” e “Stabilimento Meccanico Biellese con Fonderia”. Il nesso è rappresentato da Giovanni Vergnasco che, come detto, ebbe modo di formarsi e di raggiungere un certo grado di responsabilità presso lo stabilimento di via La Marmora prima di fondare l’officina a Chiavazza.
In qualità di disegnatore capo tecnico, il Vergnasco aveva accesso ai disegni depositati e sedimentati nello “Stabilimento Meccanico Biellese con Fonderia” e spesso risalenti ai tempi degli Squindo e dei successori di Francesco Canepa. Le macchine schematizzate in quelle cianografie, su quei lucidi o tradotte in schizzi su taccuini erano del tutto funzionali anche a distanza di decenni, spesso senza necessità di grandi modifiche.
Per questo motivo Giovanni Vergnasco riutilizzò aggiornandoli disegni vecchi di quaranta-cinquant’anni conservandoli poi nel suo archivio oggi custodito nel Centro di Documentazione dell’Industria Tessile alla “Fabbrica della Ruota”. Detti disegni tecnici, che coprono l’arco cronologico compreso tra il 1880 e il 1920 circa, riguardano macchine o parti di macchine tessili poi fornite a tutti gli opifici tessili biellesi, ma anche carpenteria metallica (per edilizia), impianti a fune, ascensori, gru e montacarichi, macchine idrauliche, turbine e pompe, macchine per lavorazioni agricole, utensileria ecc.
(da da Craveia D., Il meccano-tessile biellese dalla Restaurazione al Fascismo, in «Studi e ricerche sull’industria biellese», vol. 3, Bollettino DocBi 2012)
- Funzioni e attività
- Dal “Annuario Generale dell’Industria Tessile”, 1962 – 1963:
"Costruzione Macchine Tessili: Sfilacciatrici - Mescolatori - Apritoi - Carda lupo - Tirafiletti - Presse - Banco a molare - Lavaggi - Folloni - Macchine a fissare - Spremitoi - Rompilappole - Impianti per ovatte imboizzimate - Impianto per carbonissaggio lane - Macchine di preparazione cascami di seta - Calandre e asciugatoi per pezze tubolari di maglieria - Apparecchi per tingere all'idrosolfito, etc."