Regia Scuola Professionale di Biella(altra denominazione di autorità)
Luoghi di attività
Luogo:
Biella
Storia istituzionale
L’origine dell'istituto deriva dalla fondazione della Scuola di Incoraggiamento delle Arti e Mestieri (filiazione della Società per l’avanzamento delle Arti, dei Mestieri e dell’Agricoltura), realizzata grazie a una delle tante iniziative filantropiche del vescovo della diocesi, Mons. Giovanni Pietro Losana, e approvata il 2 giugno 1838 con Regio Decreto da S. M. Carlo Alberto.
La Scuola, che si prefiggeva lo scopo di migliorare le cognizioni ma anche le condizioni dei lavoratori, venne inaugurata il 3 gennaio 1839 ed ebbe come primo direttore l’ing. Severino Grattoni, il cui busto è collocato attualmente nell’atrio della sede di via Rosselli. Le aule, allestite in alcuni locali appartenenti al complesso dell’ex-convento di San Sebastiano (oggi sede del Museo del Territorio Biellese), erano assiduamente frequentate, soprattutto durante l’inverno, da giovani artigiani o apprendisti della Provincia, che rimanevano a Biella per studiare disegno, geometria, chimica, meccanica e altre discipline; poi, nella bella stagione, spendevano le loro competenze sul territorio biellese o anche molto lontano da esso…
I fondi erano, tuttavia, insufficienti per consentire di soddisfare le richieste di tanti studenti-operai desiderosi di apprendere: grazie, quindi, al patrocinio di Quintino Sella, consapevole che “una popolazione ammaestrata produce di più e meglio che una popolazione ignorante”, e all’intervento del ministro di Agricoltura, Industria e Commercio, Marco Minghetti, venne istituita la nuova Regia Scuola Professionale, con un decreto firmato il 27 ottobre 1869. Il Governo, il Comune di Biella, la Provincia di Novara, l’Ospedale di Carità e la Camera di Commercio di Torino concorrevano alle spese annuali dell’istituzione, la quale era così in grado di accogliere “gli operai che, essendo già forniti delle cognizioni che nelle scuole elementari si insegnano, intendono applicarsi alle arti meccaniche, chimiche, tessili e muratorie” (Art. 1 del decreto).
Negli anni successivi la Scuola fu ampliata e riordinata con il Regio Decreto del 23 settembre 1879; i risultati ottenuti furono messi in rilievo non solo dalla stampa locale, ma addirittura da un’inchiesta inglese del 1881 sull’istruzione tecnica del continente: Biella, definita “la Manchester d’Italia”, poteva competere con la grande industria europea anche grazie all’efficienza delle sue scuole!