Ente
Lanificio Valerio ed Eugenio Fratelli Bona
- Lanificio V. e E. F.lli Bona (altra denominazione di autorità)
- Link esterni
- Luoghi di attività
- Luogo:
- Carignano (Torino)
- Storia istituzionale
- Valerio Massimo Bona, nato a Sordevolo il 27 genn. 1851, seguì i corsi alla scuola professionale di Biella. Entrato nel lanificio Maurizio Sella, successe al fratello Basilio come direttore quando questi rilevò la gestione del lanificio di Caselle. Fu con Basilio nella gestione dell'azienda di Caselle e nel 1889 con i fratelli Eugenio e Battista acquistò il lanificio che era appartenuto ai Colongo-Borgnana di Carignano. Valerio Massimo aveva cercato di riparare alla sua sommaria preparazione tecnica con un'esperienza diretta delle condizioni di lavoro e con uno studio accurato delle reali possibilità di avviare il processo di fabbricazione verso la specializzazione produttiva.
La corrispondenza, gli appunti di fabbrica, i memoriali da lui redatti per promuovere il progresso tecnologico e l'espansione commerciale dell'industria laniera costituiscono un'interessante testimonianza dell'evoluzione veramente eccezionale di un imprenditore che da autodidatta, in pochi anni, acquisì una notevole preparazione non priva, talvolta, di spunti di originalità. Valerio Massimo è noto principalmente per una memoria del 1882 in cui esponeva alcune idee direttrici sui mezzi per ovviare alle cause di inferiorità della manifattura italiana: organizzazione scientifica del processo produttivo, diretta soprattutto a conseguire la divisione del lavoro e una forte specializzazione; scelta accurata delle materie prime; concentrazione della produzione su tipi unici e costanti; istruzione sistematica degli operai; associazione fra industriali per assicurare un più diretto flusso dei crediti bancari e per la creazione di una rete di commissari all'estero e di moderni sistemi di vendita. Non estranea ai metodi tradizionali del paternalismo padronale, ma improntata a una visione organica dei problemi del mondo del lavoro, appare la sua posizione nei rapporti con le maestranze. La specializzazione assicurata da corsi temici nella stessa fabbrica avrebbe dovuto rappresentare per gli operai, secondo il B., la via maestra per raggiungere più alti livelli di retribuzione.
Morì a Carignano l'11 sett. 1898.
Da segnalare anche l'esistenza di uno stabilimento produttivo di filatura di lana pettinata attivo a Voltri (Genova). Si trattava dell'ex De Albertis, acquisita dai fratelli Bona nel 1896.
(da www.treccani.it)