Ente
ITIS Istituto Tecnico di Istruzione Superiore "Quintino Sella"
- IIS Istituto di Istruzione Superiore "Quintino Sella" (altra denominazione di autorità)
- ITI Istituto Tecnico Industriale "Quintino Sella" (altra denominazione di autorità)
- Regio Istituto Professionale "Quintino Sella" (altra denominazione di autorità)
- Regio Istituto Industriale "Quintino Sella" (altra denominazione di autorità)
- Regio Istituto Tecnico Industriale "Quintino Sella" (altra denominazione di autorità)
- Link esterni
- Indirizzo
- Indirizzo:
- Biella, via Fratelli Rosselli 2
- Stato:
- Italia
- Regione:
- Piemonte
- Provincia:
- Biella
- CAP:
- 13900
- Indirizzo email
- infoce@itis.biella.it
- Storia istituzionale
- 180 anni di storia in poche righe
L’origine del nostro Istituto non può prescindere dalla fondazione della Scuola di Incoraggiamento delle Arti e Mestieri (filiazione della Società per l’avanzamento delle Arti, dei Mestieri e dell’Agricoltura), realizzata grazie a una delle tante iniziative filantropiche del vescovo della diocesi, Mons. Giovanni Pietro Losana, e approvata il 2 giugno 1838 con Regio Decreto da S. M. Carlo Alberto.
La Scuola, che si prefiggeva lo scopo di migliorare le cognizioni ma anche le condizioni dei lavoratori, venne inaugurata il 3 gennaio 1839 ed ebbe come primo direttore l’ing. Severino Grattoni, il cui busto è collocato attualmente nell’atrio della sede di via Rosselli. Le aule, allestite in alcuni locali appartenenti al complesso dell’ex-convento di San Sebastiano (ora sede del Museo del Territorio Biellese, in via Quintino Sella 54b), erano assiduamente frequentate, soprattutto durante l’inverno, da giovani artigiani o apprendisti della Provincia, che rimanevano a Biella per studiare disegno, geometria, chimica, meccanica e altre discipline; poi, nella bella stagione, spendevano le loro competenze sul territorio biellese o anche molto lontano da esso…
I fondi erano, tuttavia, insufficienti per consentire di soddisfare le richieste di tanti studenti-operai desiderosi di apprendere: grazie, quindi, al patrocinio di Quintino Sella, consapevole che “una popolazione ammaestrata produce di più e meglio che una popolazione ignorante”, e all’intervento del ministro di Agricoltura, Industria e Commercio, Marco Minghetti, venne istituita la nuova Regia Scuola Professionale, con un decreto firmato il 27 ottobre 1869. Il Governo, il Comune di Biella, la Provincia di Novara, l’Ospedale di Carità e la Camera di Commercio di Torino concorrevano alle spese annuali dell’istituzione, la quale era così in grado di accogliere “gli operai che, essendo già forniti delle cognizioni che nelle scuole elementari si insegnano, intendono applicarsi alle arti meccaniche, chimiche, tessili e muratorie” (Art. 1 del Regio Decreto).
Negli anni successivi la Scuola fu ampliata e riordinata con il Regio Decreto del 23 settembre 1879; i risultati ottenuti furono messi in rilievo non solo dalla stampa locale, ma addirittura da un’inchiesta inglese del 1881 sull’istruzione tecnica del continente: Biella, definita “la Manchester d’Italia”, poteva competere con la grande industria europea anche grazie all’efficienza delle sue scuole!
Nei decenni a cavallo dei due secoli la domanda di istruzione e di perfezionamento crebbe costantemente: a tale esigenze, nel 1911 rispose, con generosità e lungimiranza, Felice Piacenza, che permise agli allievi della Scuola professionale di avvalersi di esercitazioni partiche di filatura, tessitura, tintoria e rifinitura, nei nuovi laboratori realizzati all’interno del fabbricato del Lanificio Scuola "Felice Piacenza", la cui bella facciata risalta ancora oggi su piazza Lamarmora.
Dopo le drammatiche difficoltà determinate dalla Grande guerra (gli studenti caduti nei due conflitti mondiali sono ricordati in due lapidi situate nell’atrio della sede centrale), la Scuola fu nuovamente riordinata e, con Decreto Luogotenenziale del febbraio 1918, assunse il nome di Regio Istituto Professionale “Q. Sella” con le sezioni tessili, meccaniche ed edili; nel 1922 fu ordinata come Scuola Industriale di III grado e diventò Regio Istituto Industriale “Q. Sella”; altri decreti, nel ’22 e nel ‘26, sancirono, su pressione degli industriali biellesi, l’ingresso dei chimici. Dal 1° ottobre 1933, il Regio Istituto fu, infine, trasformato in Regio Istituto Tecnico Industriale, comprendente un corso superiore quadriennale e un corso preparatorio di un anno per i licenziati delle Scuole di Avviamento professionale, con specializzazioni finalizzate alla preparazione di periti meccanici-elettricisti (solo nel ’36 sarà istituita la sezione elettrotecnica), tessili tintori, edili, chimici.
Un’istituzione di questa rilevanza necessitava ormai di una più adeguata collocazione: il 20 ottobre 1936, precisamente alle ore 10 si inaugurò la moderna e razionale sede dell’Istituto sul terreno della Marucca, costruita grazie ai fondi dell’Istituto stesso, al Comune e alle consistenti donazioni degli imprenditori biellesi: copriva un’area di 10.000 mq., di cui 4.500 coperti, e comprendeva 22 aule, 99 gabinetti o laboratori e 17 officine per integrare l’insegnamento teorico con quello sperimentale; gli edili potevano giovarsi della straordinaria collezione di minerali e rocce, formata e donata da Quintino Sella e dal figlio Corradino. Nello stesso anno, l’ITI sarà visitato da Umberto di Savoia e, il 20 maggio 1939, da Benito Mussolini; in occasione della visita la rivista «Il popolo biellese» sottolineò: “i Biellesi sono stati veramente i pionieri dell’Insegnamento Tecnico Italiano poiché furono loro i primi a comprendere come l’avvenire dell’industria sia strettamente legato all’istruzione tecnica e professionale di ogni ordine addetto alla produzione”.
Nonostante gli anni dolorosi della guerra e quelli difficili della ricostruzione post-bellica, l’Istituto crebbe, diventò “fucina di tecnici e produttori”, realizzando l’auspicio dei suoi fondatori; richiamava studenti anche dall’estero e, finalmente, nel 1970, ammise ai suoi corsi le studentesse; si allargò e si arricchì con l’apertura nel 1987 della sede staccata di Vallemosso, con la costruzione nel 1978 del primo nucleo della sede staccata di Città Studi per chimici tintori e, nel 1988, dei laboratori di tessitura e filatura che consentirono di completare il trasloco della sezione tessile.
I presidi che si sono avvicendati nel corso di questa lunga storia, in particolare l’ingegnere Franco Rigola, guida illuminata dell’Istituto dal 1979 al 2013, hanno potenziato l’offerta formativa: come ha ricordato lo stesso ing. Rigola il 18 marzo 1989, nel corso dell’inaugurazione della mostra “Testimonianze di un percorso” allestita in occasione dei 150 anni della scuola, il cammino dell’ITI è stato caratterizzato “da riflessione, studio, ricerca e confronto con le realtà italiane e straniere […] con un progressivo arricchimento scientifico e didattico”.
L’Istituto, oggi diretto dal professor Giovanni Marcianò, possiede la Certificazione di qualità e accreditamento regionale e può vantare il supporto di oltre 500 computer, aule di informatica, laboratori di fisica, di chimica e di biologia, laboratori scientifici, aule speciali e una camera anecoica.
I suoi corsi si dividono tra quelli di Liceo Scientifico opzione Scienze applicate e Liceo Scientifico ad indirizzo Sportivo e quelli di Istituto tecnico settore tecnologico, a loro volta suddivisi in Meccanica, Meccatronica ed Energia, Elettronica ed Elettrotecnica, Informatica e Telecomunicazioni, Chimica, Materiali e Biotecnologie e, naturalmente, Sistema Moda con articolazione Tessile, Abbigliamento e Moda, perché il Made in Italy necessita di figure professionali che sappiano sempre essere al passo con i tempi, ma che riconoscano anche il valore delle proprie radici di lanaioli.
Ultimamente la denominazione della scuola è nuovamente cambiata: da IIS Istituto di Istruzione Superiore "Quintino Sella" a ITIS Istituto Tecnico di Istruzione Superiore "Quintino Sella".
- Note ai luoghi collegati
- La sede di via Quintino Sella 54b (dove attualmente si trova il Museo del Territorio Biellese) riguarda il periodo in cui l'attuale IIS "Quintino Sella" era ancora l'antica (Regia) Scuola Professionale di Biella fino al 1918 e poi il periodo di transizione dal Regio Istituto Professionale "Quintino Sella" al Regio Istituto Industriale "Quintino Sella" fino al trasferimento nella nuova sede di via Rosselli 2 nel 1936