Persona
Boccasile, Luigi
- Link esterni
- Nascita
- Luogo:
- Bari
- Data:
- 14/07/1901
- Morte
- Luogo:
- Milano
- Data:
- 10/05/1952
- Wikipedia
- Gino Boccasile
- Attività/mestiere/professione
- Qualifica:
- illustratore
- Nazionalità
- italiana
- Biografia / Storia
- "BOCCASILE, Luigi (Gino). - Nacque a Bari il 14 luglio 1901 da Angelo, mercante di vini, e da Antonia Ficarella. Studiò alla locale Scuola d'arte e mestieri, nonostante a dieci anni avesse perso per un incidente l'occhio sinistro. Ventenne, si trasferì a Milano, ma dopo un lungo periodo di difficoltà, durante il quale per sopravvivere fu costretto a dipingere statuine ed allestire vetrine, decise di espatriare per cercare fortuna prima a Parigi, poi in Argentina, dove lo attendevano nuove delusioni. Tornato definitivamente in Italia, si stabilì a Milano e finalmente si- affermò nel cartellonismo e nell'illustrazione.
Tra i suoi manifesti più famosi ricordiamo: Carta da parati Gattino, Estratto olandese, Caffeol, Torneo San Remo, 1930; Azogeno, 1931; Borsalino, 1933; Cappello Bantam, VI Fiera di Milano, Giornata delle due croci, 1934; Riunione adriatica di sicurtà, Mostra nazionale sport Milano, Crociera Spagna-Marocco, 1935; Tende Moretti, 1936; Impermeabili Pirelli, 1938; Calze Franceschi, 1940.
"Se la sua primissima produzione lo rivela attento alla rottura degli schemi tipografici determinata dal futurismo (Borsalino, per esempio) e alla sintesi postcubista (Bantam, 1934), prevale negli anni seguenti, dai manifesti alle cartoline, uno stile icastico fatto di michelangiolismo e retorica romana che lo porta a essere sovente protagonista della retorica di regime sino a La Germania è veramente vostra amica del 1943, manifesto emblematico per il suo realismo di tutta la non cultura pubblicitaria fascista" (Pigozzi, 1982). Oltre a lavorare nello studio pubblicitario che dirigeva con Franco Aloi, il B. fu attivo come illustratore, esordendo nel 1932-33 sulle riviste di moda La Donna e Dea, e lavorando in seguito a La Lettura (1934); Bertoldo (1936); L'Illustrazione del medico (1937); Il Milione (1938); Grazia, Ecco, Settebello e Il Dramma (1939). Ma la collaborazione a cui deve maggiore popolarità fu quella prestata alla versione in rotocalco della vecchia testata di Pitigrilli Le Grandi Firme (è del luglio 1937 l'articolo del B. Io e le donne sul n. 318 della rivista, pp. 6 s.), per la quale dall'aprile 1937 all'ottobre 1938, sotto la direzione di C. Zavattini, realizzò 76 copertine a due colori, poi raccolte in volume nel 1981 (Faeti), inventando quell'immagine femminile destinata a diventare mito e modello della donna italiana anteguerra.
"La gamba, la famosa gamba di B., accumula citazioni vecchie e nuove, stimola e rassicura, inquieta e tormenta, si rende esplicito richiamo sessuale, ma anche preciso limite di un eros casalingo, riproduttivo, contingentato" (Faeti, 1981).
Dal 1933 al '41 illustrò una dozzina di "Romanzi della palma" per Mondadori; ma la sua opera più impegnativa, Il Decamerone del Boccaccio, apparirà postuma a Milano per le Edizioni d'arte nel 1955, integrata da tavole di D. De Gasperi, N. Bertoletti, S. Albertarelli e W. Molino. Sue opere sono state esposte al Salon des independents di Parigi nel 1932, alla Mostra sul cartellone alla VI Sindacale romana nel 1936 e alla esposizione milanese Gli Annitrenta (1982).
Il B. morì a Milano il io maggio 1952" (https://www.treccani.it/enciclopedia/luigi-boccasile_%28Dizionario-Biografico%29/).