Ente
Lanificio Sella & Compagnia
- Lanificio Sella & C. (altra denominazione di autorità)
- Macchina Nuova (altra denominazione di autorità)
- Società Anonima Lanificio Sella & C.ia (altra denominazione di autorità)
Data: 1924
Data di fondazione
Dal “Annuario generale della laniera, 1926”
- Note alle entità collegate
- Il Lanificio Campore è il soggetto conservatore dell'archivio
- Natura giuridica
- Qualifica:
- Società Anonima
- Luoghi di attività
- Luogo:
- Campore
- Qualificazione:
- Stabilimento
- Luogo:
- Valle Mosso
- Qualificazione:
- Sede sociale
- Storia istituzionale
- Del Lanificio Successori Sella in quanto tale, si sa poco. Deriva dal Lanificio Giovanni Battista Sella, ossia la "Macchina nuova", edificata nel 1831. Giovanni Battista e il fratello Giuseppe Vincenzo, già soci nel lanificio dei fratelli Giovanni Giacomo e Pietro ("Macchina vecchia"), fondarono una nuova società e lasciarono la precedente. Nel 1895 era nata la ditta Successori Sella. Il Lanificio Sella nacque il 14 ottobre 1924 dall'acquisizione del Lanificio Successori Sella, nell’attuale sede del Lanificio Campore; negli anni Trenta assunse la denominazione di Società Anonima Lanificio Sella & Compagnia, ma non è noto fino a quando la mentenne; e rimase in attività fino al 1963. Quando fallì venne rilevato dal Lanificio Broglia di Cossila e si trasformò in Lanificio di Campore.
- Funzioni e attività
- Dalla “Guida storico-artistico-industriale di Biella e circondario”, 1873
Tipologia di fabbrica: lanificio
Anno di attivazione: 1830
Forza: 65
Assortimenti: 7
Fusi: 3200
Telai mossi dall’acqua: 30
Telai mossi a mano: 80
Operai: 300
Genere di fabbricazione: fino e semifino
"La fabbrica Sella e C. ha una sua specialità per le stoffe in color scarlatto, premiate anch'esse per la bontà di esecuzione e per vivacità di tinte" (dalla “Guida storico-artistico-industriale di Biella e circondario”, 1873)
Dal “Annuario Generale della Laniera”, 1926. Produzione: "Stabilimento completo con tutte le lavorazioni inerenti alla fabbricazione di stoffe di lana e mezzalana; lavatura, carbonizzo, cardatura, filatura, tintura, tessitura, apparecchiatura. Flanelle, flanelline, scialli, stoffe pettinate e cardate pesanti e leggere, stoffe fantasia per donne, vestaglie, velluti lana, castorini, ecc., panni civili e militari"
Amministratore delegato: cav. Romolo Buratti
Capitale sociale: 9 000 000 Lire
Esportazione: Levante, Oriente, America Latina, Romania
Telegrafo: Lanisella; Telefono: 26; Scalo ferroviario: Biella per Valle San Nicolao
Dal “Annuario Generale della Laniera”, 1934. Produzione: “Stabilimento al completo con tutte le lavorazioni inerenti alla fabbricazione di stoffe di lana e mezza lana. Lavatura, carbonizzo, cardatura, filatura, tintura, tessitura, apparecchiatura. Flanelle, flanelline, scialli, stoffe pettinate e cardate, pesanti e leggere, stoffe di fantasia per donna, vestaglie, panni vellutati, castorini, panni per forniture civili e militari”
Presidente: marchese cav. Tancredi Carrazzi del Villar; amministratore delegato: cav. Romolo Buratti.
Capitale sociale: 4 500 000 Lire
Forza lavoro. Operai: uomini 100, donne 170; Impiegati: 18
Macchinario: Lavatoi 1, sfilacciatrici 1, carbonizzatrici 1, assortimenti da carda 5, fusi da cardato 3.280, telai pesanti 79.
Forza motrice: Cavalli idraulici 50, elettrici 100.
Esportazione: Oriente, America Latina, Romania.
Telegrafo: Lanisella; Telefono: 7326; Scalo ferroviario: Biella; scalo tramviario: Valle San Nicolao
Dalla “Guida Laniera”, 1962: Produzione: “Filatura pettinata e cardata in proprio e per terzi, tessitura, rifinizione in proprio e per terzi. Filati cardati e pettinati per tessitura, tipi di fantasia. Lanerie cardate e pettinate di ogni specie”
Presidente dott. Ing. Giuseppe Sella
Telegrafo: Lanisella
Dal “Annuario Generale dell’Industria Tessile 1962-1963”
Lanificio: tessuti di cardato e di pettinato
- Archivi
- L'archivio del Lanificio Sella (70 metri lineari circa, di cui 4 di campionari per un'estensione cronologica compresa tra il 1924 e il 1963) costituisce la parte più consistente degli archivi conservati presso il Lanificio Campore, consiste in libri campionari dalla copertina rigida nera con riportato sul dorso l'annata di produzione divisi per primavera/estate, autunno/inverno, laneria e drapperia.
Vi sono due cartelle con all'interno disegni raffiguranti lo stabilimento negli anni '30.
Nella vecchia carderia vi sono 17 casse di plastica colme di documentazione cartacea poste in zone umide.
Queste casse contengono: registri con note di lavorazione, fatture, corrispondenza conservata in faldoni ad anelli, bollette del carico e scarico del magazzino, bollette di conferme d'ordine, prime note, inventari di bilancio, Gazzette Ufficiali, elenco rappresentanti, libri matricola, buste contenenti campioni di lana, blocchetti di assegni, registri fatture, registro di ricorsi pendenti, registri d'imposte.