Persona
Poma, Giuseppe
- Nascita
- Luogo:
- Biella
- Data:
- 22 gennaio 1835
- Morte
- Luogo:
- Biella
- Data:
- 16 ottobre 1894
- Attività/mestiere/professione
- Qualifica:
- imprenditore tessile
- Titolo
- commendatore
- Biografia / Storia
- Giuseppe Poma fu fondatore con il fratello Antonio del Cotonificio Poma di Miagliano nel 1863, e dell'annesso villaggio operaio. La ditta si ingrandì rapidamente rendendo necessaria la realizzazione di altri stabilimenti a Occhieppo Inferiore (1869), a Biella (1871), a Sagliano Micca, regione Polla (1877).
A titolo di succinta biografia, ecco il suo necrologio apparso su "La Tribuna Biellese" il 18 ottobre 1894:
"Il comm. Giuseppe Poma moriva, nell’ età di 59 anni, alle ore 13 del giorno di martedì, nel suo palazzo di Biella-Piazzo. La notizia di questa gravissima perdita, se non giunse inattesa — chè da mesi il comm. Giuseppe Poma soffriva d’una dolorosa malattia che non lasciava più speranze — produsse un’immensa, dolorosissima impressione in tutti quanti conoscevano l’egregio e compianto estinto. Con la morte del comm. Giuseppe Poma scompare una delle più spiccate e caratteristiche figure di industriale, di quegli industriali che sono onore e vanto di una nazione. Tempra adamantina, uomo dalle vaste intraprese, dall’occhio sicuro, ardito e prudente nel tempo stesso, tenace in tutto ciò che credeva bene, l’estinto sintetizzava in sè tutte quelle qualità che lo Smiles trovava in quegli ammirevoli temperamenti, in cui è vero rigorosamente il detto che volere e potere. Infatti il comm. Giuseppe Poma, uscito di famiglia che aveva fatto una certa fortuna nel commercio dei tessuti di cotone, intraprendeva l’industria dei detti tessuti in un con i fratelli, con una piccola fabbrica in Biella-Piazzo. Una vita di straordinaria attività, un temperamento geniale per le industrie, la tenacia dei propositi portarono quel fortunato inizio ad un risultato che era temerità sperare, portarono a quel Cotonificio Poma, che dà lavoro a oltre 4000 operai, e stende le sue braccia poderose da Biella ad Occhieppo Inferiore, di qui a Miagliano. E di questa fortuna industriale il maggior merito va dato al comm. Giuseppe Poma. Nella vita rapida e nervosa dell’accrescimento dell’industria, nel moltiplicarsi delle fabbriche e degli affari, il compianto suo fratello cav. Antonio e gli altri congiunti lo coadiuvarono sempre con ingegno felice, ma la mente direttiva, l’occhio sicuro e vigile, il polso d’acciaio era lui, l’uomo dalle grandi vedute e dai vasti e fortunati ardimenti. Solamente pochi anni fa il comm. Poma aveva ideata e condotta ad effetto la fusione della sua casa con le case Figari e Bixio di Genova, e ne era sorto il Cotonificio Italiano, che prosperò gagliardamente. Non molti mesi fa la società veniva risolta e il Cotonificio ridiventava prettamente biellese. Forse l’egregio uomo, presago della sua fine, aveva voluto lasciare dietro a sè ogni cosa in buon ordine e far sentire meno grave il colpo della sua perdita.... Infatti, ammalato da più d’un anno, aveva tenuto fino a tre mesi fa l’effettiva direzione dei varii stabilimenti. Era uomo caritatevole, senza pompa e senza sfarzo; nessuno ricorse mai invano a lui, e — quel che è più — beneficava in silenzio. Tale l’uomo che il fato inesorabile ha rapito all’affetto di una famiglia, alla stima di tutti. Alla vedova desolata, ed ai congiunti tutti le più vive e sincere condoglianze". L'articolo è firmato da Cesare Pistono.
Ed ecco anche quello apparso su "L'Eco dell'Industria - Gazzetta Biellese" del 21 ottobre 1894:
"Le onoranze funebri al Comm. Giuseppe Poma. I funerali del comm. Giuseppe Poma riuscirono imponenti e solenni in Biella ed in Oropa dove egli dorme l’ultimo sonno nel sepolcreto di famiglia. Gli operai degli opifici di Miagliano, Biella e Occhieppo erano convenuti in massa per testimoniare fedeltà e amore al loro Principale. Tutte le Case industriali e commerciali del Biellese avevano inviato rappresentanze; anzi alcune, che avevano più strette relazioni colla famiglia Poma, tennero, in quel giorno, chiusi gli opifici .in segno di lutto, e perchè gli operai potessero prender parte agli onori funebri. Da Genova e da Torino vennero i signori Figari e Bixio con numerosi impiegati del Cotonificio Italiano, e dalle stesse città, nonché da Milano, da Venezia e da altre città convennero moltissimi industriali, commercianti e amici personali dell’illustre estinto. Erano presenti gli on. Guelpa e Pozzo, molti consiglieri provinciali e comunali, magistrati e cittadini di ogni ceto. II Municipio di Biella era rappresentato dall’Assessore sig. Coda, essendo il Sindaco trattenuto a casa da lieve indisposizione. I Municipii di Miagliano e Occhieppo erano rappresentati dai rispettivi Sindaci: le Società Operaie con oltre a venti bandiere e parecchie bande musicali, seguivano il feretro. II mesto corteo sfilò per oltre due ore lungo il corso del Piazzo: reggevano i cordoni del feretro il sig. Luigi Papa procuratore del Cotonificio, il deputato Gianolio, il cav. Figari, l’ing. Marsal, il sig. Felice Coda, i Sindaci di Miagliano e di Occhieppo Inferiore e un operaio anziano del Cotonificio. La benedizione al cadavere fu data nella chiesa parrocchiale del Piazzo dall'Arciprete D. Costa. Dopo la funzione il corteo si avviò ad Oropa. Oltre cinquanta vetture accompagnavano il feretro. Nel cimitero monumentale d’Oropa pronunciarono discorsi l’on. Gianolio, il prof. D. Giacomo Cucco, l'avv. Giuseppe Debernardi, e due impiegati del Cotonifìcio. La mesta funzione ebbe termine verso le ore 16".
- Luoghi di attività
- Luogo:
- Miagliano