Quinto Rivetti iniziò la carriera come macchinista cardatore presso la ditta Gilardi di Cossila; sei mesi dopo fu assunto da Gio. Matteo Negri di Occhieppo Superiore, con il quale lavorò tre anni. Nel 1872 affittò l'opificio Cartotto Felice alla Rovella di Mosso, fondando il Lanificio Giuseppe Rivetti e Figli del quale fu sempre l'anima. L'azienda si ampliò affitando opifici a Callabiana, Pianezze e a Biella, per stabilirsi a Biella alla fine del secolo. Quinto Rivetti non si prestò a ricoprire cariche pubbliche; nel 1899 fu nominato cavaliere della Corona d'Italia e poco dopo cavaliere del lavoro. Morì a 49 anni