Nato in borgata Premarcia a Valle Mosso, entrò poco dopo i vent'anni nel lanificio di famiglia; nel 1881 si sposò con Clelia Gatti, che morì nel 1890 lasciando i due figli Benedetto e Mario. I meriti imprenditoriali gli valsero i titoli di Cavaliere e poi Ufficiale della Corona del Regno. Morì nel 1914 nella sua Villa Clelia al Favaro (Biella)
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