Dopo una prima attività nell'ambito edilizio con il padre e i parenti, nel 1878, insieme ai fratelli Pietro e Serafino decise di impiantare uno stabilimento, in società con il capo-carderia Placido Berzonetto e il tessitore Giacchino Bertotto. Fino al 1884 si dedicarono alla cardatura e filatura per conto terzi. Tre furono le fabbriche realizzate, una nel 1879, una nel 1882 (la cosiddetta Fabbrica del Roch a Veglio), una nel 1892, poi divenuta Lanificio Figli di Pietro Bertotto. La prima ragione sociale "Fratelli Bertotto, Berzonetto & C.ia", cessò nel 1884 con l'uscita dei due soci e divenne "Fratelli Bertotto", la quale nel 1889 si suddivise in "Figli di Pietro Bertotto", "Serafino Bertotto" e "Modesto Bertotto". Modesto Bertotto svolgeva le mansioni di direttore di fabbrica e si occupava dell'acquisto delle materie primee della vendita del prodotto finito.
Da "Il Popolo Biellese" del 5 agosto 1929
"La morte del Cav. Uff. Modesto Bertotto. Scompare coh Modesto Bertotto un’altra bella figura di indefesso lavoratore, uno dei più benemeriti pionieri della fiorente industria del pannilana della Vallestrona. Noi che lo conoscemmo da vicino ed avemmo occasione di apprezzare le sue nobilissime doti di cittadino integerrimo, di industriale valoroso e di padre amantissimo, ci siamo sentiti stringere dolorosamente il cuore all’annunzio della sua morte, avvenuta, nelle prime ore di ieri mattina. Fondatore dell’ex ditta Fratelli Bertotto, il buon Modesto lascia indelebili tracce della sua multiforme attività nei campo industriale onde vanno celebri le nostre vallate. Amato e rispettato dai suoi operai, che lo tenevano in concetto di padre e di amico, Modesto Bertotto trascorse la sua lunga e laboriosa esistenza spargendo, senzà ostentazione, tesori di bontà e raccogliendo larga messe di soddisfazioni morali. Schivo degli onori, donatore munifico, egli visse sempre nell'umiltà, circondato dall’affetto de’ suoi figli che hanno saputo con la dirittura di vita e l’intelligente operosità tener alto nel mondo il prestigio, del nome paterno. I suoi funerali avranno luogo stamane in Veglio Mosso e si prevede che saranno imponenti per concorso di pubblico in considerazione della stima e della simpatia di cui era circondato sia da parte delle numerose maestranze che dalla classe dei datori di lavoro. Noi ci inchiniamo commossi e riverenti sulla bara che racchiude le sue spoglie mortali e deportiamo il memore flore del nostro vivo cordoglio. Alla famiglia in lutto, e più specialmente al nostro caro e buon amioo «Pinot» esterniamo in questa circostanza i sensi della nostra solidarietà nel dolore e le nostre profonde condoglianze". (l.b.)