Nato il 5 ottobre 1923 a Biella Vandorno, dopo gli studi liceali si iscrive al Politecnico di Torino, dove si laurea una prima volta in ingegneria meccanica, nel 1943. Nonostante il veto paterno al matrimonio, non prima della seconda laurea, prima di trasferirsi a Milano per frequentare ingegneria tessile, si arruola in marina durante la seconda guerra mondiale per sfuggire alle persecuzioni della milizia fascista. La notte tra l'8 ed il 9 settembre, sempre del 1943, pur essendo ufficiale di complemento nell'Accademia navale di Livorno, diserta, abbandonando la nave attraccata sull'Isola di Brioni, nuotando fino a Pola. Raggiungendo Trieste a piedi come disertore, riceve l'aiuto degli italo istriani, aiuto di cui è debitore per tutta la vita. Finita guerra, ritorna a Biella e, dopo il matrimonio e la seconda laurea, assume la dirigenza delle Lane Grawitz, laddove lavorava il padre. Azienda leader nella lavorazione dei gomitoli, si concentra molto sui mercati esteri. Da lì arriva la proposta alla presidenza dell'Unione Industriale biellese. Ruolo che copre per sette anni. Insieme al politico biellese, Giuseppe Pella, fonda Città Studi, progetto condiviso totalmente dall'UIB. Sempre su iniziativa e grazie ad un'amicizia personale con Giovanni Agnelli, sostiene l'insediamento dello stabilimento Lancia a Verrone. Successivamente ricopre il ruolo di Presidente della Camera di Commercio e dell'Agenzia Lane d'Italia. E' tra i fondatori di TeleBiella, la prima televisione privata italiana, fatto che lo porta a conoscere in Confindustria, Silvio Berlusconi. Chiude la sua vita lavorativa dirigendo per un settennato la Federpiemonte, fino al 2014. Muore nel 2016