Stabilimento meccanico e fonderia Melchiorre Scheuber
Mechiorre Scheuber(altra denominazione di autorità)
Luoghi di attività
Luogo:
Ponte del Bardone - Biella
Storia istituzionale
Lo svizzero Melchiorre Scheuber (11 febbraio 1824-24 maggio 1892, sepolto nel cimitero di Chiavazza) impiantò la sua azienda nel 1863, probabilmente con la ragione sociale “Scheuber e Walser” come riportato sulla relazione dell’ing. Giordano del Real Corpo delle Miniere del 1864 dedicata all’industria del ferro nel Regno d’Italia. Il Coiz nel 1870 la colloca «vicino al ponte del Bardone». Ciò significa che la costruzione dello stabilimento di Chiavazza lungo l’attuale via Milano, che diventerà il nucleo più antico dei fabbricati che dal primo Novecento ospiterà l’Ovattificio Bracco (ora in buona parte demolito o in corso di demolizione), è successiva. Lo Scheuber produceva «ruote idrauliche di ferro e ghisa e turbine, lavatoi (lavoirs) per la lana e per la sgrassatura delle stoffe finite, ventilatori a eliche e a pale, idroestrattori (hydro-extracteurs), garzatrici semplici e doppie (garnissages), macchine per battere, aprire, mescere, ungere le lane, dette volgarmente girodani, diavoletti ecc. (brisoirs ecc.), gualchiere (foulons), strettoi meccanici (presses), torchi per paste, vino ecc.». Almeno 30 operai lavoravano per il meccanico elvetico la cui azienda non ebbe fortuna dopo la morte del fondatore. Il figlio, ingegner Gustavo, non poté proseguire di molto sul cammino tracciato dal padre.
(da da Craveia D., Il meccano-tessile biellese dalla Restaurazione al Fascismo, in «Studi e ricerche sull’industria biellese», vol. 3, Bollettino DocBi 2012)