Ente
Maglieria Ragno
- Manifattura Pastore (altra denominazione di autorità)
- Manifattura di Valduggia – Ragno S.p.a (altra denominazione di autorità)
Data: 1879 - in attività
- Link esterni
- Luoghi di attività
- Luogo:
- Valduggia
- Luogo:
- Prato Sesia
- Indirizzo
- Indirizzo:
- Via Matteotti, 115 28077 Prato Sesia (NO) - Sede legale: Via Roma, 9 13818 Tollegno (BI)
- Indirizzo email
- info@maglieriaragno.it Referente Lincoln Germanetti (titolare) e Anna Maria Coda (Filatura di Tollegno)
- Telefono/Fax
- 0163.853611
0163.853655
- Storia istituzionale
- La Maglieria Ragno, nasce nel 1879, quando Carlo Pastore, in collaborazione con il fratello Francesco, da vita in Borgomanero, ad un'attività artigiana di maglieria e calzetteria. Nel 1913 il figlio di Carlo, Enrico Pastore, fondava sempre nella città di Borgomanero, il Maglificio Pastore. Nel 1927 nasceva, la Maglieria Ragno situata in Valduggia, in una casetta rustica denominata “la ville”, con una caratteristica balconata (destinata a rimanere simbolo storico dello stabilimento anche dopo l'ingrandimento a fini industriali), tre telai circolari di seconda mano e poche operaie. L'azienda agli inizi era principalmente condotta dalla signora Giuseppina Pastore, moglie di Enrico, mentre il marito era collaboratore di un'azienda tessile torinese; da lì, il Cavalier Pastore, procurava il lavoro per la signora Giuseppina e le sue operaie. Fin dall'inizio alle soglie del periodo natalizio le dipendenti usavano intrattenersi con i coniugi Pastore, per lo scambio degli auguri, e la consegna d un piccolo dono per i loro figli. Tradizione questa destinata a durare nel tempo seppur leggermente modificata. Di questi anni è la nascita dello storico marchio raffigurante il ragno e la scritta diventata poi motto dell'intera azienda “Humilis Artifex Mirabile Opus”. Negli anni '50 entrano in azienda, gli esperti americani, chiamati dalla famiglia Pastore a seguire la produttività dei reparti. Di questi anni anche la minuziosa cura del packaging. Agli inizi degli anni '60 ad affiancare il Cavalier Pastore nella guida dell'azienda, arrivarono i tre figli maschi: Carlo, Francesco e Gianni. Francesco era direttore commerciale, Carlo era il Presidente dell'azienda e Gianni si occupava di tutta la parte tecnica. In quegli anni una figura importante per l'azienda fu Andrea Mayer, direttore commerciale torinese, inserito nell'azienda come una persona di famiglia. Tra la metà degli anni '60 e gli anni '70 la maglieria Ragno diventò uno dei maglifici più importanti d'Italia, potendo vantare tre stabilimenti: quello storico di Valduggia, lo stabilimento di Borgosesia sorto nel 1966 ed infine lo stabilimento di Melzo attivo dal 1970. Inoltre la Maglieria, era presente a Milano con i suoi uffici di rappresentanza. Dal 1966 al 1967 i dipendenti aumentarono da 740 a 867 e, ad affiancare la famiglia Pastore, c'erano in azienda, oltre al dott. Mayer, anche il sig. Ramponi, dirigente tecnico, l'ingegner Manazza e il ragionier Zoppis.Nel 1965 la Maglieria Ragno e gli Establissements Poron di Troyes (Francia) danno vita ad una società Commerciale italo-francese, la “Creations Pierre Ferrat International – Paris S.A”, la quale assorbiva la produzione di maglieria esterna per giovani dalle due ditte associate e la diffondeva sui mercati europei ed extra europei con la marca “Guitare” per mezzo di un'organizzazione internazionale di vendita appositamente allestita. Questa società costituisce sul piano storico il primo caso di collaborazione europea nel campo della maglieria. Nel 1968 muore il Cavalier Enrico Pastore, la sua morte aprì una triste successione di lutti: nel 1969 muore prematuramente la signora Rita Pastore, moglie di Gianni Pastore, anche lei impiegata in azienda, nel 1970 muore la signora Giuseppina, moglie del Cavaliere. Nel 1972 muore in un incidente stradale Francesco Pastore, figlio di Enrico. In azienda, al suo posto entra il cognato Piero Osella, ma senza Francesco l'azienda non sarà più la stessa. All'inizio degli anni '70, la “Ragno”, contava circa 1600 dipendenti e molti laboratori esterni. Fra le tante innovazioni di quegli anni l'importazione direttamente dagli Stati Uniti, del “nude look”, un intimo trasparente o a rete, che fece molto scalpore in tutta Italia. Ragno è sempre stata un'azienda a conduzione familiare con collaboratori fidati. Nel 1978 la “Ragno”, viene coinvolta nella crisi che interessava tutto il settore della maglieria. Per la prima volta nella storia della Ragno si fece ricorso alla cassa integrazione. Da qui la scelta di un rinnovo dirigenziale con l'utilizzo di manager esterni che puntavano ai grandi numeri. La produzione si sposta dalla qualità alla quantità. Nel 1983 Carlo Pastore muore all'età di 69 anni. Nel 1984 fa l'ingresso in azienda il Dott. Enrico Pastore, figlio di Carlo e l'Ingegner Francesco Peano, suo nipote. Nel 1989 inizia una forte crisi per l'azienda: i giornali titolano “La Ragno ad un bivio”. L'azienda presentava un esubero di circa 400 dei suoi 938 dipendenti. Vennero utilizzati gli ammortizzatori sociali come la cassa integrazione e la mobilità nell'attesa di reinserire in altre aziende i dipendenti destinati al licenziamento. L'azienda decise poi di entrare in amministrazione controllata consentendo così di congelare tutti i debiti pregressi. Seguirono varie trattative con gli organi sindacali che portarono alla sospensione dei licenziamenti fino al 1991. Nel 1990 per poter far fronte alla profonda crisi che la insidiava, il controllo dell'azienda, passò sotto la guida di Schiesser un forte gruppo tedesco, che poteva vantare notevoli dimensioni e stabilimenti in gran parte dell'Europa. La famiglia Pastore raggiunse un accordo con i vertici della Schiesser per l'Ingresso dei tedeschi come azionisti di larga maggioranza. I punti salienti della riorganizzazione aziendale furono l'accentramento della produzione nello stabilimento di Borgosesia, la riduzione del personale a 492 dipendenti, la chiusura degli stabilimenti di Borgoticino, Villadossola e Senigallia, l'investimento di circa 23 miliardi delle vecchie lire, per la ristrutturazione aziendale e l'inserimento di nuovi managers nei punti nevralgici, per poter competere validamente sui mercati nazionali ed internazionali. Questi cambiamenti, in un primo momento, diedero risultati soddisfacenti. Nel 1995 ci fu la necessità di ridurre il personale di altri 200 dipendenti. Nel 1998 l'azienda viene ceduta alla famiglia Germanetti, già proprietaria del marchio “Lana Gatto” e della “Filatura e Tessitura di Tollegno”, iniziò così un processo di ristrutturazione che riportò l'azienda ai livelli competitivi odierni. Oggi la Manifattura di Valduggia s.p.a., proprietaria dello storico marchio “Ragno”, è ai primi posti in Italia fra i produttori di maglieria intima per uomo e donna. Caratteristica principale dell'azienda è quella di garantire il benessere e la qualità in tutti i suoi prodotti. Esso si ottiene attraverso l'impiego di fibre naturali e la qualità è ricercata nell'attenzione ai minimi particolari di ogni capo. Qualità certificata anche dalla presenza del marchio “Woolmark” nei prodotti lanosi. (Tratto dalla tesi di laurea Communication e usability nel settore intimo e maglieria: Il caso Ragno, di Federica Pizzato, Università degli Studi di Pavia, Facoltà di lettere e filosofia, A.A.).
- Funzioni e attività
Dal “Annuario Generale della Laniera”, 1934: produzione di “Tessuti a maglia, maglierie fini e generi affini”
Fondata nel 1928
Sede in Valduggia
Ragione sociale: Manifattura Pastore
Natura giuridica: Società anonima
Amministratore unico Enrico Pastore
Capitale sociale: 100.000 lire
Dalla “Guida Laniera. Guida e indirizzi del Lanificio Italiano”, 1962: produzione di “Maglieria intima per donna, uomo, bambini”
Fondata nel 1928
Sede in Via Cremosina, 30 - Valduggia
Ragione sociale: Maglieria Ragno ( già Manifattura Pastore)
Natura giuridica: Società per Azioni
Presidente Enrico Pastore
Telegrafo: Pastore
- Archivi
- L'archivio Ragno (20 metri lineari per un'estensione cronologica compresa tra il 1930 e il 1979) si trova nella sala riunioni dell’azienda collocato in un armadio di legno con ante in vetro. Il materiale consiste in scatolette di prodotto finito dal 1939 al 1974, perfettamente ordinate e con etichette riportanti il numero dell'articolo e l'anno. Sempre all'interno dell'armadio, ma posti in modo disordinato, vi sono anche listini prezzi, cataloghi, album fotografici del prodotto, layout pubblicitari, fotografie anni '70. Nella sala detta “F.lli Germanetti”, vi sono 4 libri matricola degli anni '30, i volantini fatti stampare per i 130 anni di attività con le fotografie di opere d'arte contemporanee commissionate apposta per l'evento (appese anche ai muri di questa sala).