Nato nel 1941 a Chiavazza, dopo le scuole elementari abbandona gli studi per iniziare a lavorare, dapprima in una pasticceria e successivamente, dal 1957 in poi, in fabbrica. Si rende immediatamente conto dell'importanza dell'istruzione sin da subito, infatti recupererà frequentando le scuole serali ottenendo il diploma di filatore tessile e il titolo di scuola media. Operaio tessile alla Rivetti di Vigliano Biellese, assiste al suo primo congresso sindacale nella CISL di Pietro Lombardi e si iscrive alla CGIL in quanto la ritiene maggiormente incisiva nelle contrattazioni. Nel biennio 1974/'75, riceve la richiesta di uscire dalla fabbrica, per entrare nel sindacato, da Elio Panozzo che accetta. Dopo una gavetta molto dura in Val Sessera, zona conservatrice e restia ai cambiamenti, ricopre la carica di segretario dei tessili per otto anni per poi diventare Segretario della Camera del Lavoro di Biella. In qualità di delegato viene mandato ovunque, dalla Russia al Giappone. Di estrazione politica socialista, estremamente favorevole al superamento del contratto territoriale verso quello aziendale e non viceversa, concentra le sue battaglie verso il riconoscimento del terzo livello di tessitore a livello nazionale. Concentrando l'influenza della CGIL di Biella sul Nazionale tenta l'esperimento della tessera unitaria FULTA. Attraverso accordi su accordi e, con l'abbandono del tessile degli altri paesi europei, inizia la sua direzione della Camera del Lavoro di Biella, all'inizio degli anni '90, con la lucidità della consapevolezza, dovuta ad una visione completa, del progressivo usuramento dell'industria tessile rispetto al mercato internazionale. Convinto sostenitore della specularità del sindacato sulle imprese, quindi, esercita una contrattazione esemplare e su più livelli, influenzando tutte le categorie, imponendo l'autonomia sindacale rispetto alle esigenze della politica. Nel suo ruolo di direttore concentra molto la sua attenzione sull'importanza di formare i delegati alla contrattazione aziendale perché è necessario, secondo Cantone, conoscere a fondo ciò che si vuole trattare, soprattutto saper leggere i bilanci delle aziende per cui si media altrimenti non si possono fare delle richieste sensate; ma la regola imprescindibile è raggiungere un accordo: mediare, contrattare e firmare. Particolarmente vicino alle tematiche sull'immigrazione, collabora con le istituzioni, per un riconoscimento degli “irregolari” nella loro fase non ancora stanziale nel biellese. Durante il suo mandato trovano ruolo la prima donna poi Segretario, Marisa Lucano ed il prima extracomunitario, Adama M'Bodj, attuale segretario della FIOM biellese. Dopo il pensionamento assume l'incarico di Segretario dello SPI territoriale, capendo l'importanza delle esigenze di un sindacato di servizi, esigenze sempre nuove e di una consapevolezza non ancora raggiunta.