Nato nel 1951 a Mucengo una frazione di Pray, da madre operaia e padre artigiano ex-partigiano della formazione biellese di Gemisto, inizia la sua formazione politica leggendo l'Unità a casa di amici e a 13 anni si iscrive alla FIGC. Compie gli studi superiori fino a 16 anni, quando ottiene il diploma di disegnatore meccanico. Successivamente, attraverso un concorso, entra nel 1967 nella scuola allievi FIAT di Torino, corso periti. Vivendo a Torino, insieme ai compagni di corso, partecipa attivamente ai primi cortei studenteschi e per questo motivo viene allontanato dai corsi FIAT e fa ritorno a casa. Si sposa nel 1971 e inizia le sue esperienze come operaio in alcune fabbriche della Valsesia, prima a Borgosesia dove partecipa allo sciopero contro le 44 ore, poi a Crevacuore come montatore meccanico che lo vede attivo per la vertenza sulla quattordicesima con uno sciopero di dieci giorni. Nell'ottobre del 1974 Ilvo Lanzone, storica figura del PCI e della Camera del Lavoro di Biella, gli propone di entrare in CGIL - 'abbiamo deciso che tu entri in CGIL' - cosa che accade il 5 febbraio 1975 quando il segretario è Adriano Massazza Gal. In un sindacato al massimo della visibilità si forma sul campo con sindacalisti di grande prestigio. All'inizio degli anni '80, dopo la sterzata di Luciano Lama con la polita dell'EUR e la relativa contestazione partecipa come precursore a livello nazionale ma sul territorio, della Val Sessera, agli accordi integrativi nel settore tessile e meccanico. Dopo la chiusura della Camera del Lavoro territoriale di Borgosesia entra, nel 1992 in quella di Biella, con Segretario Pier Carlo Cantone. Ruolo che ricopre anche lui dal 3 settembre 2003, succedendo al mandato di otto anni di Marisa Lucano, in un periodo in cui sta arrivando l'uragano della crisi economica. La rappresentanza sindacale va rivista alla luce dei nuovi rapporti tra lavoratori e imprenditori. il 4 luglio 2004 è protagonista del lancio del documento programmatico tra Unione Industriale Biellese e CGIL, per il rilancio del territorio su scala nazionale. Forte sostenitore della logica della diversificazione dal tessile, vive al contempo in prima linea l'affermazione dello sfaldamento della delocalizzazione dell'industria biellese. E' parte attiva nella logica dei Patti Territoriali e nella stesura del documento programmatico del comitato del Distretto Biellese 'Tutti per il futuro' scritto di suo pugno. Acquistando un notevole prestigio sul versante istituzionale, imposta il resto del suo doppio mandato sulla difesa del lavoro. Attualmente in pensione, consapevole di una trasformazione del sindacato dalle posizioni di conquista a quelle di difesa, continua a dare la sua collaborazione ad attività ed eventi culturali.