Persona
Sandri, Antonio
- Nascita
- Luogo:
- Torrebelvicino sul Pasubio (Vicenza)
- Data:
- 13 settembre 1930
- Attività/mestiere/professione
- Qualifica:
- responsabile del personale
- Data:
- 1954-1966
- Biografia / Storia
- Nasce il 13 settembre 1930 a Torrebelvicino sul Pasubio (Vicenza), dove il padre è medico condotto. Entrato nel 1943 nel Seminario minore dei Padri Comboniani prima nel Padovano, poi a Brescia e a Crema, ha come prospettiva l'impegno missionario in Africa. Alla fine della guerra riprende gli studi al liceo classico di Schio. Dopo il diploma di maturità, si iscrive alla facoltà di filosofia dell'Università di Padova e consegue la laurea in Psicologia applicata. Nel 1954, dopo due anni di apprendistato, viene assunto alla Lanerossi di Schio, con l'incarico di esaminatore del personale da assumere e di addetto alla formazione. Iscrittosi alla Uil, diventa rappresentante degli impiegati nella Commissione interna. Nel 1955 viene chiamato a fondare il Centro di orientamento del personale dalla Camera di Commercio di Vicenza. Nel 1958 accetta dal gruppo Marzotto la proposta di assunzione con l'incarico di formatore. Nel giro di pochi anni diventa vice direttore del personale. A Valdagno, sede del gruppo, conosce la figlia di due operai dell'azienda, Teresa Rossato, che sposa nel 1963 e dalla quale avrà una figlia, Daniela. La difformità di vedute con la Direzione aziendale in materia di politica del personale e il rifiuto verso quel tipo di lavoro, che comportava anche la gestione diretta dei licenziamenti, approdano nel 1966 alla “separazione consensuale” con la Marzotto. Il Sindacato laniero gli affida lo studio di un nuovo modello di mansionario per rispondere alle pressanti richieste sindacali. Lo studio rimase inutilizzato. Anche qui, la non consonanza di vedute sulla legge 300 dei diritti dei lavoratori con le associazioni di Prato e di Biella impongono all'inizio del 1969 il suo licenziamento in tronco. Nel dicembre dello stesso anno viene assunto come responsabile sindacale dell'Unione industriale biellese e in questa veste partecipa a trattative contrattuali nazionali con l'incarico di portavoce ufficiale di tutti i comparti tessili. Nel 1970 porta a termine il suo percorso universitario laureandosi in filosofia a Trieste. Nel 1975 diventa direttore dell'Unione industriale biellese, incarico che mantiene fino al 1984, anno in cui, per divergenze di vedute sulle politiche organizzative, rassegna le dimissioni. Sostenuto da Paolo Botto Poala, nello stesso anno diventa direttore dell'Associazione Laniera che ingloba il Sindacato laniero. Dopo la pensione, nel 1986, in qualità di consulente diventa responsabile del progetto di sviluppo dell'industria tessile nel Sud per un accordo tra Federtessile e Ministero del lavoro. Nello stesso periodo diventa consulente dell'Assessore alla formazione della Regione Piemonte, Ezio Alberton, per la reimpostazione di tutta la formazione professionale in ambito regionale.
Lungo l'intero corso della vita si è dedicato all'approfondimento dei suoi interessi filosofici, alla scrittura, alle attività di volontariato nel mondo dell'associazionismo cattolico, soprattutto negli Scouts. E' stato presidente dell'Istituto Cerino Zegna, fondatore e presidente (oggi emerito) dei Centri Servizi volontariato di Biella, Vercelli, Novara, e Verbania Cusio Ossola. E' stato presidente della Croce Rossa Italiana di Biella.
- Luoghi di attività
- Luogo:
- Schio
- Date:
- 1954-1955
- Luogo:
- Vicenza
- Date:
- 1955-1958
- Luogo:
- Valdagno
- Date:
- 1958-1966
- Luogo:
- Biella
- Date:
- 1969-1986
- Cariche e funzioni
- Qualifica:
- direttore Unione Industriale Biellese
- Date:
- 1975-1984
- Qualifica:
- direttore Associazione Industria Laniera
- Date:
- 1984-1986