Nata il 27 aprile 1951 in Belgio, rientra in Italia tre anni dopo, poco prima della tragedia di Marcinelle in cui muoiono alcuni amici del padre minatore. Passata l'infanzia ad Arborio (VC), a 11 anni si trasferisce nel Biellese a Cossato. Dopo un tentativo alle scuole magistrali a Novara, inizia a lavorare come parrucchiera, lavoro che riprenderà dopo uno stop di tre mesi in cui lavora alla filatura Fraver. Abbandonata definitivamente la scuola si sposa il 9 novembre 1969. Al secondo tentativo in fabbrica, entra alla Bocchietto Filati. Iscritta automaticamente alla UIL dà la disdetta per iscriversi alla CGIL. Alla roccatrice automatica conosce la compagna delle future lotte, Katia Bertuccio della CISL. Incontra in quegl'anni Luigi Trabaldo che la invita ad un assemblea. Le prime lotte riguardano l'integrativo territoriale e gli scioperi per eleggere più delegati (1980). Buttata fuori dalla fabbrica prende parte al blocco dei cancelli e delle spedizioni della Bocchietto, fabbrica in cui passerà "una vita". Una vita trascorsa anche in FILTEA. Iscritta al PCI attravero il sindacato, le viene affidato un incarico al patronato INCA dalla Segretaria Marisa Lucano, la quale dopo un anno le offre un posto da delegata nel sindacato tessili. Sono del 1985/86 le lotte in fabbrica vinte in tribunale. Entrata definitivamente alla CGIL nel 1996 come funzionaria, al fianco del segretario di categoria Marvi Massazza Gal; è a Bruxelles quando si decide la chiusura della Pettinatura Europa.Assistendo alla mutazione e dislocazione di tutto il comparto tessile decide, dopo il pensionamento ed un infarto, di tutelarsi con il teatro. Cosa che continua a fare anche oggi