1824: fondazione del Lanificio Boussu, da parte di Luigi Benedetto, originario di Vienne (Delfinato, Francia), per la produzione di panni all’uso francese. L’autorizzazione viene concessa il 1° ottobre, con la speranza che le innovazioni portate dall’imprenditore francese potessero limitare le importazioni
1840: le prime macchine della città di Biella vengono impiantate nel lanificio Boussu. In particolare, si tratta di aspe meccaniche. È Luigi Benedetto a occuparsi dell’innovazione tecnica. Nel periodo che precede l’Unità d’Italia risulta la più dinamica fabbrica nella città di Biella e diretta rivale dei Sella.
1851: Federico Boussu succede a Luigi Benedetto.
1864: ampliamento dello stabile, con la costruzione del secondo edificio sulla sponda sinistra del torrente Cervo (lungo via Ogliaro, verso Pavignano). Vengono introdotte innovazioni per favorire una maggiore produttività (il primo asciugatoio a vapore nel biellese e due ruote idrauliche), estendendo il ciclo produttivo anche alla notte grazie all’illuminazione a gas. La ditta, che produce tessuti di lana, fini e mezzofini, si specializza nei di panni per le uniformi militari (ma anche per abiti ecclesiastici), dando lavoro a 100 operai a metà Ottocento, destinati a sfiorare le 300 unità negli anni Settanta dell’Ottocento, per poi assestarsi attorno ai 200 all’inizio del secolo successivo.
1901: costituzione della società anonima per azioni “Lanificio Boussu” per la fabbricazione di pannilana di ogni genere.
Tra gli amministratori vi sono i fratelli Emilio e Gaetano Boussu, figli di Federico.
1920: Alfredo Pria rileva il lanificio, che prenderà il suo nome.
Funzioni e attività
Dalla “Guida storico-artistico-industriale di Biella e circondario”, 1873
Lanificio Boussu Federico costrutto nell' anno 1831:
Forza: 40 cavalli vapore
Assortimenti: 7
Fusi: 2500
Telai a mano: 130
Operai: 300
Genere di fabbricazione: semifino
"Lo costrusse la Ditta Pietro Amosso e, nel 1844 passò nelle mani dei fratelli Boussu. Dal 1858 appartiene alla ditta Federico Boussu. Questa casa ha una rameuse meccanica per le stoffe, della casa Heubarth e Longhtain di Verviers, la sola che attualmente esista nel Circondario. Anche questo stabilimento è illuminato a gaz."