La ditta fu fondata nel 1740. Il primo periodo di vita della ditta fu sicuramente solo commerciale (tra il 1740 e il 1822 vendita all’ingrosso di pellami e scarpe con negozi a Biella, Torino ed Ivrea). Sono conservati gli atti notarili di acquisto di tre negozi situati a Torino, ad Ivrea e a Biella in piazza Santa Marta. I negozi di Torino ed Ivrea furono chiusi nella seconda metà dell’ottocento per accentrare ogni attività nello stabilimento di Biella Vernato che nel frattempo si era ingrandito.
Nel 1822 Paolo Magliola (1788 - 1862) acquistava lo stabilimento “ad uso affaiteria” sito in Vernato nel quartiere della Rocchetta da Alessandro Marocchetti. Proseguì l'attività del padre il figlio Luigi Antonio Magliola (1815 - 1902), che entrò in azienda all'età di 16 anni (nel 1831). Con la gestione di Luigi Magliola la ditta si dedicò all'acquisto di pelli grezze a Buenos Aires e a Calcutta tramite un importatore del porto di Genova.
Tra il 1822 e il 1876 la ditta aveva assunto la denominazione di Conceria Paolo Magliola e venne amministrata prima da Paolo e dopo la sua morte dal figlio Luigi Antonio Magliola.
Uno dei figli di Luigi Antonio, Gio. Battista Magliola (1858 - 1900),
per appagare il suo spirito di avventura non trovò niente di meglio che acquistare e gestire direttamente una miniera di metalli preziosi nei pressi di Bangkok. (Sic).
La ditta a metà Ottocento ampliò ulteriormente i propri saloni con l'acquisto della Filanda di seta del Cavalier Giuseppe Antonio Gromo.
Tra il 1877 e il 1900 la ditta assunse la denominazione di "Nipoti di Paolo Magliola"(con l'ingresso nella società dei figli di Luigi Antonio: Paolino e Giovanni Magliola).
Già prima della morte di Luigi Antonio Magliola (avvenuta nel 1902), il 26 agosto 1900, infatti, la società originaria affidata ai nipoti fu prorogata per nove anni e nello stesso giorno si costituì anche la "Magliola e Blotto" tra i fratelli Magliola e Carlo Blotto, ex dipendente della Conceria Varale. L’entrata si trovava in via dei Conciatori e si occupava soprattutto della produzione di cinghie di trasmissione, ma anche di lacci e cacciatacchetti. Di fatto un'azienda complementare dal punto di vista produttivo a quella dei nipoti Magliola. La ragione sociale "Magliola e Blotto" si sciolse nel 1912.
L'erede di Giovanni Magliola, Luigi Antonio Magliola (1885 - 1959) rilevò la disciolta Magliola & Blotto nel gennaio 1913 e concentrò la produzione nelle cinghie di trasmissione specializzandosi in questo settore. Ampliò i vecchi locali, veramente modesti, affittando uno stabilimento ad Andorno Micca e qui trasferì la nuova conceria (tra il 1913 e il 1920 acquisendo lo stabilimento della ditta Corte). A Biella rimasero gli uffici, le lavorazioni speciali e la manifattura delle cinghie.
La ditta divenne fornitrice dell’Esercito per la Prima Guerra Mondiale. Nel 1921 espongono alla Fiera Campionaria di Milano.
Nelle carte intestate e nei manifesti pubblicitari dell'epoca la ditta riporta la marca depositata L.A.M. posizionata sotto ad una sfinge.
Nel secondo dopoguerra nuovi sistemi di trasmissione di energia avevano completamente messo fuori mercato le cinghie in cuoio. Per la conceria Magliola, che non aveva saputo rinnovarsi, nel 1957 era definitivamente arrivato il momento di cessare l'attività (17 giugno 1957).
Funzioni e attività
Dalla “Guida storico-artistico-industriale di Biella e circondario”, 1873
Tipologia di fabbrica: conceria
Anno di fondazione: epoca remota
Operai: 10
Genere di fabbricazione: pellami diversi