Persona
Ranghino, Anna Maria
- Nascita
- Luogo:
- Mezzana Mortigliengo
- Data:
- 1946
- Attività/mestiere/professione
- Qualifica:
- operaia
- Data:
- 1959-1998
- Qualifica:
- delegata sindacale CGIL
- Data:
- 1972-1998
- Biografia / Storia
- Anna Maria Ranghino nasce a Mezzana Mortigliengo nel 1946. I genitori sono operai; il padre, vercellese, arriva nel Biellese durante la guerra quando era partigiano, e conosce la madre nella casa dei genitori di lei che era rifugio per i partigiani; si tratta del castello dei conti del Mortigliengo. La casa è ancora oggi legata alla chiesa tramite un corridoio; per questo i partigiani utilizzavano la casa della Ranghino come passaggio per raggiungere il nascondiglio situato dietro un armadio della canonica. La nonna della Ranghino era una staffetta partigiana. I genitori sono sempre stati iscritti alla CGIL; per questo l'iscrizione al sindacato è stata per lei un passo naturale. Ancora negli anni della scuola aiutava il nonno nella conduzione delle cinque mucche della famiglia. A 13 anni smette di studiare e il padre la prende con sè alla Filatura Poatto e Donis di Veglio perchè impari a lavorare in filatura, pur non avendo ancora l'età per essere assunta, ovvero 14 anni; la sua prima busta paga è di 10.000 lire, in realtà detratte da quella del padre. A 14 anni viene assunta. Per un disaccordo con il caporeparto il padre si licenzia, e restano entrambi senza lavoro. La madre era operaia al Lanificio Tallia di Delfino e la sorella al Lanificio Zegna Baruffa; la Ranghino entra prima alla Tallia di Delfino con la madre e poi alla Poatto e Donis di Serravalle Sesia dove era stato assunto il padre. Entrambi durante la settimana abitano a Serravalle in una pensione. Dopo un incendio e diversi impieghi di breve durata, viene assunta alla Tonella a Pray nel 1962, grazie alla moglie del proprietario che fa assumere sia lei che la madre, entrambe disoccupate. Qui vive l'esperienza dell'alluvione del 1968. Licenziata in una fase di crisi nel 1970, passa alla Filatura Sole e quindi di nuovo alla Tallia di Delfino, dove lavora dal 1972 al 1998. Si iscrive alla CGIL nel 1970, l'anno di crisi della Tonella e della conseguente occupazione della fabbrica, e inizia a fare la delegata per la Tallia di Delfino ad aprile del 1973. Assume ruoli direttivi sia nella Filtea provinciale che nel direttivo della Camera del Lavoro. Nel 1975 entra in politica iscrivendosi al PCI, al quale è ancora iscritta (2019). Frequenta i corsi serali della CGIL e ne diventa responsabile nel 1980. Dopo il pensionamento continua a dedicare il proprio tempo alla CGIL, al CAF e al centralino.