Famiglia

Famiglia Poma

The Poma Family [English version by Della Livorno, find out after the Italian text] (altra denominazione di autorità)

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Originaria di Zumaglia, la famiglia Poma si spostò a Biella nel 1825. In quel periodo i fratelli Pietro (1805-1855) e Giovanni Poma (1807-1888) avevano costituito una piccola azienda "riunendo in un modesto locale di Biella-Alta alcuni telai per la produzione di tessuti grezzi e tinti", cioè al Piazzo, come attesta il volume istituzionale "Manufacture de coton Fratelli Poma fu Pietro" del 1900. Sebbene "l'industria tessile del cotone, tanto in Piemonte quanto altrove in Italia, si trovava allo stato embrionale. Nel Biellese, soprattutto, le tendenze sociali erano molto lontane dalle concezioni moderne sull'industria e sul commercio: la pastorizia e il piccolo commercio locale rappresentavano la sola risorsa del paese. Anche l'industria del tessuto di lana, destinata ben presto, essa stessa, a dei grandi e rapidi progressi, usciva appena dallo stato di lavoro domestico". Il primo "stabilimento" doveva trovarsi in piazza Cisterna, oltre i portici occidentali sotto i quali si nota ancora la scritta su fondo azzurro "Fabbrica di tessuti diversi in cotone di Pietro Poma".
Nel 1854 i due fratelli separarono i loro destini imprenditoriali. I figli di Giovanni Poma, ossia Luigi, Angelo e Felice si stabilirono nell'antico convento di San Domenico (ove sorgeva il castello del Piazzo), mentre furono due dei figli di Pietro Poma a stabilirsi a Miagliano nel 1863.
Il primogenito di quest'ultimo, Giovanni Battista (1825-1885), recedette dalla ditta e furono i fratelli a proseguire l'attività. Antonio (1829-1892) e Giuseppe (1835-1894) installarono a Miagliano il primo nucleo del grandioso stabilimento del cotonificio (che si estende anche oltre il Cervo, in territorio di Andorno Micca). Nel 1869 avviarono la fabbrica di Occhieppo Inferiore, nel 1871 quella di Biella (presso l'allora stazione ferrovia, lungo l'attuale via La Marmora, dove ora si trova la Camera del Lavoro) e, infine, nel 1887 fu impiantata la filatura in regione Polla (in territorio di Sagliano Micca, sulla strada per Tollegno).
Al "cambio generazionale", ovvero morti Antonio e Giuseppe, la guida dell'azienda passò all'avvocato Cipriano Poma (1856-1923), figlio di Antonio, fino al 1923. A quel punto la maggioranza delle azioni della ditta fu acquisito dai quattro figli di Anselmo Poma (1848-1913), che si era stabilito a Torino, zona Valdocco, avviandovi uno stabilimento autonomo.
Giuseppe Pippo (1876-1937) fu presidente del consiglio di amministrazione dal 1923 al 1930, Giovanni Celestino (1880-1933) lo sostituì dal 1930 fino alla morte, Cesare (1862-1934) e Luigi (1863-1924) affrontarono un periodo difficile nel decennio che precedette l'ultima guerra. Nel 1940 subentrò Anselmo (nato nel 1900), figlio del pittore Alessandro Poma e nipote dell'omonimo mancato nel 1913. Anselmo Poma "junior" fu l'ultimo amministratore delegato della ditta (affiancato dall'ing. Guido Ghisalberti, marito della cugina Maria Pia), fino alla cessazione dell'attività nel 1961.

La famiglia Poma risiedeva nella villa posta al Castellazzo, in posizione dominante sul paese.

ENGLISH VERSION:
The Poma Family

The Poma family, native of Zumaglia, moved to Biella in 1825. During that time the two brothers, Pietro (1805-1855) and Giovanni Poma (1807-1888) had formed a small firm “by gathering together inside a small room in Biella-Alta some looms for the production of natural and dyed cloths”, that is to say at Piazzo, as it is stated inside the institutional volume “Manifacture de coton Fratelli Poma fu Pietro” in 1900. Although “the cotton textile industry, both in Piedmont and elsewhere in Italy, was in its infancy. Especially in the Biellese region, the social tendencies were very remote from the modern concepts about both industry and commerce: farming and the limited local trading represented the only source for the village. Even the wool cloth industry, albeit soon destined to follow considerable and fast progress, was just leaving a cottage industry status”. The first "factory" must have been in Piazza Cisterna, beyond the western arcades under which we can still see the writing on a blue background "Factory of different cotton fabrics by Pietro Poma".
In 1854 the two brothers parted with their entrepreneurial destinies. Giovanni Poma’s sons, that is to say Luigi, Angelo and Felice, established themselves inside the ancient convent of Saint Domenico (where Piazzo’s castle rose), while two of Pietro Poma’s sons established themselves in Miagliano in 1863.
The eldest of Pietro’s sons, Giovanni Battista (1825-1885) withdrew from the firm and his brothers carried on with the activity. Antonio (1829-1892) and Giuseppe (1835-1894) installed the first hub of the gigantic cotton mill in Miagliano (which stretches even beyond the Cervo river, under the territory of Andorno Micca). In 1869 they started the factory in Occhieppo Inferiore, in 1871 the one in Biella (next to where the railway station used to be, along the present La Marmora Street, where now we find the Trade Unions Headquarters) and last but not least, in 1887 the spinning factory rose in the Polla region (on Sagliano Micca’s land, on the road for Tollegno).
At the “generation switch over”, meaning at the death of Antonio and Giuseppe, the corporation leadership passed on to Cipriano Poma (1856-1923), son of Antonio up to 1923. At that point the majority of the corporation’s shares was bought by Anselmo Poma’s (1848-1913) four sons, after he had moved to Turin in the Valdocco region, by starting his own factory.
Giuseppe Pippo (1876-1937) was then president of the administrative council from 1923 till 1930, Giovanni Celestino (1880-1933) took over from him from 1930 till his demise, Cesare (1862-1934) and Luigi (1863-1924) faced up to a difficult time in the ten-year period that preceded the last war. In 1940 Anselmo took over (born in 1900), son of the painter Alessandro Poma and grandson of his homonymous relative who passed away in 1913. Anselmo Poma “Junior” was to be the last managing director of the company (aided by Eng. Guido Ghisalberti, husband of his cousin Maria Pia) up to the end of the activity in 1961.