Ente
Montefibre S.p.A.
- Montedison Fibre (altra denominazione di autorità)
Data: 1972
- Link esterni
- Wikipedia
- Montefibre
- Luoghi di attività
- Luogo:
- Milano
- Luogo:
- Châtillon
- Luogo:
- Ivrea
- Luogo:
- Vercelli
- Luogo:
- Porto Marghera (VE)
- Luogo:
- Pallanza
- Luogo:
- Casoria
- Luogo:
- Terni
- Storia istituzionale
- La Montefibre S.p.A., abbreviazione di Montedison Fibre, è stata per anni una delle maggiori aziende italiane.
L'azienda è nata nel 1972 nell'ambito della razionalizzazione delle aziende della Montedison, che riunì tutte le attività del gruppo in tema di tecnofibre. La fusione che ne seguì incorporò diverse aziende: Châtillon (stabilimenti a Châtillon, Ivrea, Vercelli, Porto Marghera - ex Acsa), Rhodiatoce (stabilimenti a Pallanza e Casoria), Polymer (stabilimento di Terni).
Nella metà degli anni settanta la crisi globale del settore chimico colpì pesantemente il mercato italiano. La Montedison decise perciò, nel 1975, di scorporare dalla Montefibre le attività del settore delle plastiche poliammidiche (settore Nailonplast), che vennero conferite ad una nuova società chiamata Taban, le cui unità produttive erano inserite negli stabilimenti di Pallanza e di Vercelli; venne inoltre conferita alla Taban l'intera attività immobiliare di questi due siti produttivi.
Nel 1977 lo scorporo toccò nuovamente il settore delle fibre polipropileniche: la produzione del fiocco polipropilenico per la realizzazione di maglieria intima venne razionalizzata nella nuova società denominata Merak. Sempre nello stesso anno venne fermata la produzione di fibre poliviniliche per scarsa competitività sul mercato.
La crisi però peggiorò; alla fine del 1981 la Montefibre decise di ristrutturarsi divenendo una sorta di holding e creando una serie di società "figlie" monoprodotto che facevano capo alle precedenti divisioni operative: Società italiana nailon, Società italiana poliestere, Società italiana prodotti acrilici e Châtillon.
Nel 1988, la Montedison conferirà le attività della controllata Montefibre alla neonata società Enimont, joint-venture tra ENI e Montedison.
In seguito allo scandalo e al fallimento di Montedison nel 1991, le attività passeranno interamente sotto il
controllo dell'EniChem.
Nel 1996, l'EniChem cedette la società alla Orlandi S.p.A.
L'azienda continua tuttora la sua attività con la denominazione di Montefibre S.p.A., mantenendo quindi il nome che aveva durante l'era Montedison.
La Montefibre di Porto Marghera ha interrotto la produzione il 22 dicembre 2008.
La produzione è stata fermata nel 2013 anche nello stabilimento spagnolo di Miranda de Ebro, mentre si stava procedendo alla vendita di quello cinese di Jilin