Attorno al 1882 il lanificio sarebbe stato edificato per Giovanni Battista Picco Mandello fu Antonio (forse il titolare del piccolo lanificio attivato lungo il rio Poala nel 1865).
Alla morte di Giovanni Battista, nel 1901, il lanificio venne rilevato dal figlio Secondino.
Secondino Picco Mandello cedette, negli anni Venti, la proprietà ai propri figli.
In questo periodo il lanificio si sviluppò notevolmente con energia idraulica ed elettrica. Fra le due guerre mondiali il lanificio dava lavoro a circa 200 operai.
Lo stabile fu seriamente danneggiato dall'alluvione del 2 novembre 1968. Fu ristrutturato, ma la produzione non ripartì più come prima. Successivamente lo stabile fu affittato ad altre realtà produttive.
Dal "Annuario Generale della Laniera", 1926:
"Picco [Figli di S.] - Vallemosso (Novara) - Ind. telegr. Picco - Tel. 9 - Stabilimento in Veglio - Produzione: lavorazione completa stoffe di lana. Drapperie da uomo, tipo fine e mezzo fine - Esportazione: Centro Europa, Americhe, Asia - Società in nome collettivo - Fondata nel 1882"