Lanificio Giovanni Maria Tonella(altra denominazione di autorità)
Soc. An. Lanificio Giovanni Tonella & Figli(altra denominazione di autorità)
Data: 1907-200119061907
Data di fondazione
Dal “Annuario generale della laniera, 1926”
Data di fondazione
Dalla “Guida Laniera. Guida e indirizzi del Lanificio Italiano”, 1962
Link esterni
Nome del sito:
www.giovannitonella.it
Natura giuridica
Qualifica:
Società in Nome Collettivo
Luoghi di attività
Luogo:
Pray (BI)
Storia istituzionale
“Regnando Vittorio Emanuele III per grazia di Dio e volontà della nazione Re d’Italia, l’anno millenovecentosette addì due maggio in Praj-Coggiola viene costituito il lanificio Giovanni Tonella e figli”, con queste parole inizia l’atto costitutivo che la famiglia Tonella sigla nel 1907 di fronte al notaio in una casa al numero 5 di frazione Chiesetta, a Praj-Coggiola e così ha inizio la storia di un grande marchio del tessile biellese e italiano. La guida laniera del 1926 infatti ci racconta di una Giovanni Tonella ben avviata che si occupa di tutta la manifattura dei tessuti: “filatura cardata per conto proprio, tessitura, tintoria e rifinitura dei tessuti in lana, stoffe per pastrano doppio verso, ratinés, beawer, panni, cardati fantasia.” In pochi anni sotto la guida della famiglia, l’azienda di Flecchia cresce e nel 1934 dà lavoro a 300 operai e dispone di 100 telai e “3700 fusi da cardato”. La collezione si amplia e comprende stoffe per berretti e calzoni, flanella, foderami in lana e con lana; prodotti destinati alle forniture civili, militari, ma anche stoffe per religiosi. Oltre a produrre per il mercato italiano, il Lanificio ha una vocazione internazionale e negli anni Sessanta i propri tessuti sono esportati in Germania, Olanda, Francia, Austria e Svizzera. Giovanni negli anni successivi lascia la guida del lanificio al cugino Ermanno. Negli anni Ottanta i cugini Ermanno e Giovanni lasciano le redini dell’azienda alla nuova generazione fino al 2001, quando il lanificio Vitale Barberis Canonico acquisisce la “Giovanni Tonella e figli”, i cui stabilimenti continuano a filare e tessere lana per tessuti alto di gamma.
www.giovannitonella.it
Funzioni e attività
Dal “Annuario Generale della Laniera”, 1926. Produzione: “Filatura cardata per conto proprio, tessitura, tintoria e rifinitura dei tessuti di lana; stoffe per pastrano doppio verso, ratinée, beaver, panni, cardati fantasia.”
Telegrafo: Tonella; Telefono: 12; Scalo ferroviario: Flecchia
Dal “Annuario Generale della Laniera”, 1934. Produzione: “Filatura cardata per conto proprio, tessitura, tintoria. Tessuti di lana cardata e pettinata; stoffe per pastrani, doppio verso, ratinati, castoro, panni, cardati di fantasia in genere.”
Titolari: Adolfo, Gennaro, Enrico, Valerio fratelli Tonella
Forza lavoro. Operai: 300
Macchinario: Fusi da cardato 3.700, telai 100.
Forza motrice: Cavalli idraulici 30, elettrici 150.
Telegrafo: Tonella; Telefono: 80-12; Scalo ferroviario: Pray- Flecchia
Dalla “Guida Laniera. Guida e indirizzi del Lanificio Italiano”, 1962: produzione di “Filatura cardata, tessitura, rifinizione. Drapperie e lanerie cardate e pettinate leggiere, di medio peso e pesanti”
Titolari: Ermanno e Giovanni Tonella; procuratore generale Enrico Tonella
Telegrafo: Tonella
Dal “Annuario Generale dell’Industria Tessile” 1962-1963 Lanificio: tessuti di cardato e di pettinato
Archivi
L’archivio (200 metri lineari per un'estensione cronologica compresa tra il 1900 e il 2003) è conservato in un capannone di proprietà del lanificio Vitale Barberis Canonico e consta di 2.269 unità (tra scatole e volumi). I campionari sono 448 dal 1900 al 2003, il resto dell’archivio è composto da documentazione amministrativa e contabile e ha estremi cronologici dal 1906 al 2003. L’archivio è stato schedato informaticamente su Guarini Archivi nel 2010 ad opera delle società torinesi Acta Progetti e Niniqa, con la collaborazione di un’archivista biellese Monica Tiziana Bozzo, la supervisione della Soprintendenza Archivistica per il Piemonte e la Valle d’Aosta e grazie al contributo della Fondazione Compagnia di San Paolo.