Persona
Zignone, Carlo
- Nascita
- Luogo:
- Frazione Cereie - Trivero
- Morte
- Data:
- 6 maggio 1900
- Attività/mestiere/professione
- Qualifica:
- Imprenditore tessile
- Biografia / Storia
- Nel 1876 Carlo Zignone e i suoi fratelli Pietro e Giovanni, discendenti da una famiglia originaria della frazione Cereie di Trivero, che da tempo esercitava l’arte della lana, decidono di concentrare, in un unico stabilimento, le varie attività tessili che eserciscono nella vallata in piccoli opifici di loro proprietà o contando su terzisti.
A tale scopo, la “Ditta Pietro Zignone e Fratelli” fa istanza di acquisto del terreno prossimo al torrente Ponzone in regione “Valletta fredda” per l’impianto di una fabbrica di pannilana, richiesta che viene accettata dal Consiglio Comunale di Flecchia in data 9 ottobre 1876.
All’inizio del 1877 i fratelli Zignone presentano domanda per poter derivare dal torrente Ponzone una condotta d’acqua per uso di forza motrice destinata a dare moto al nuovo opificio. Gli stessi fratelli Zignone erano già titolari di una derivazione d’acqua praticata sul rio Scoldo, piccolo affluente del Ponzone che, con un ponte-canale, verrà unificata alla roggia scavata lungo la sponda destra del Ponzone. Il 27 gennaio 1878 Umberto I firma il Regio Decreto per la concessione trentennale che permette la captazione di 20 moduli d’acqua ( 200 litri al minuto secondo) atti a produrre 31 cavalli dinamici di potenza.
Nel 1878 ha inizio l’edificazione del lanificio situato, vantaggiosamente, lungo la nuova strada provinciale “della Valsesia” che collega Crocemosso a Pray.
Nel 1889 la “Ditta Pietro Zignone e Fratelli” è già liquidata e i tre soci si dividono quanto rimane dell’azienda. Il lanificio tocca in sorte al più giovane, Carlo, che si associa con Quirico Loffi ma la società, denominata “Zignone e Loffi”, dura meno di un anno.
Con contratto di locazione dell’8 novembre 1896 Carlo Zignone cede in affitto lo stabile e i macchinari al “Lanificio Anselmo Giletti” di Ponzone che converte la fabbrica in semplice filatura a servizio dell’importante complesso industriale da lui edificato a Ponzone. E’ proprio Giletti a decretare la futura fortuna del lanificio, installando nel 1897 il sistema di trasporto dell’ energia, detto teledinamico, che caratterizza ancora oggi la Fabbrica della Ruota. La teledinamia all’epoca rappresentava un significativo passo in avanti nello sviluppo tecnologico, in quanto costituiva il primo tentativo di trasporto a distanza dell’energia prodotta dalla ruota idraulica e in seguito dalla turbina, utilizzando delle corde oppure un cavo d’acciaio come quello che ancora oggi si conserva, unico caso conosciuto, presso l’ex Lanificio Zignone.
Il 6 maggio 1900 Carlo Zignone muore lasciando vedova Felicita Tonella e orfani i loro dieci figli.
Nel 1910 termina la locazione al Lanificio Anselmo Giletti e i figli di Carlo Zignone, Umberto, Rinaldo e Oreste, riprendono l’attività nella fabbrica, dapprima, nel 1912, in società con Giacomo, Cesare ed Egidio Ferla, titolari dell’omonimo lanificio di Polto.
Cessato nel 1918 il sodalizio con i Ferla, i fratelli Zignone amministrano autonomamente l'azienda sotto la ragione sociale "Lanificio Fratelli Zignone fu Carlo".
- Luoghi di attività
- Luogo:
- Regione Vallefredda -Pray