All’inizio di novembre del 1938, si spense Giuseppe Barberis Canonico. Da tempo la sua figura non era più quella della guida, ma del padre nobile delle aziende nate dalla sua. “Nella veneranda età di 78 anni ha conchiuso la sua operosa giornata terrena il cav. Giuseppe Barberis Canonico, industriale del nostro paese. La notizia della morte diffusasi rapidamente in paese ed anche fuori ha suscitato immediatamente profondo rincrescimento. Giuseppe Barberis Canonico era notissimo. Biellese del vecchio ceppo riassumeva in sè le virtù più caratteristiche della nostra terra. Tenace, laborioso, animato da una volontà che non conosceva barriere, Giuseppe Barberis Canonico aveva iniziato, molti anni fa, la sua carriera. Operaio dapprima, capo reparto poi e piccolo industriale in seguito, egli sapeva con la propria intelligenza e con la sua intraprendente volontà creare un organismo che costituisce oggi onore e vanto non soltanto per la nostra regione, ma per l’industria nazionale. Alla sua memoria noi porgiamo il nostro riverente saluto, mentre esprimiamo ai congiunti i sensi del più vivo nostro cordoglio”. Così “Il Popolo Biellese” del 3 novembre 1938.
Giuseppe Barberis Canonico, nel 1921, volle ripartire i suoi beni rispetto ai sei figli, ritirandosi dalla vita attiva.
Nell’autunno del 1908, più precisamente il 27 settembre, inaugurò lo stabilimento “nuovo” di Pratrivero (sede attuale del Lanificio Vitale Barberis Canonico) dopo aver condiviso con il fratello Valerio la locazione dello stabilimento ex Piantino di Flecchia (presso Lanificio Giovanni Maria Tonella).