Persona
Losana, Giovanni Pietro
Data: Vigone, 22 gennaio 1793 - Biella, 14 febbraio 1873
- Nascita
- Luogo:
- Vigone
- Data:
- 22 gennaio 1793
- Morte
- Luogo:
- Biella
- Data:
- 14 febbraio 1873
- Attività/mestiere/professione
- Qualifica:
- religioso
- Titolo
- vescovo
- Biografia / Storia
- Mons. Gio. Pietro Losana, vescovo di Biella dal 1833 al 1873, è una figura che merita una grande (ri)scoperta. La mostra didattica allestita tra le colonne della manica juvarriana attende chi vuole avvicinarsi a piccole tappe, più per immagini che per parole, a un personaggio tra i più importanti e meno conosciuti del Biellese di sempre.
Prima di diventare il vescovo che per più tempo ha retto la diocesi di Biella, fu delegato apostolico in Medio Oriente, dove visse per mezza dozzina d’anni, tra i terremoti e le cavallette, il colera e gli “infedeli” della Mezza Luna, dei quali apprese usi e costumi.
A quarant’anni arrivò a Biella e fino alla morte fu ideatore, promotore e realizzatore di enti benefici e culturali tuttora attivi (dall’Istituto scolastico che porta il suo nome al Belletti-Bona), “difese” la città dagli austriaci nel 1859 e ospitò Garibaldi, dava del “tu” a Quintino Sella e assunse una posizione critica nel dibattito sul dogma dell’infallibilità del Pontefice nel Concilio Vaticano Primo del 1870. Nel 1856 fondò la Cassa di Risparmio di Biella e in occasione del 150° anniversario la Fondazione Cassa di Risparmio di Biella, vera “erede” dello spirito filantropico di Mons. Losana”, gli dedica un doveroso e affettuoso tributo.
Biografia
Mons. Giovanni Pietro Losana, nacque a Vigone, in provincia di Torino, il 22 gennaio 1793 da un'importante famiglia del luogo.
Trascorse la giovinezza a Torino dove conseguì la laurea in teologia, presso la Regia Università di Torino, nel maggio 1815. Appena due anni dopo veniva aggregato al Collegio della Facoltà Teologica.
Dal 1819 al 1821 fu Vice-Governatore e Primo Prefetto del Collegio delle Province, incarico grazie al quale conquistò la stima di Re Carlo Felice che ne propose la nomina a Vescovo alla Santa Sede.
In quegli anni di profondi sconvolgimenti politici e sociali, salvò molti allievi dalle conseguenze dei moti del '21.
A partire dal 1823 gli venne assegnata l'Abbazia Parrocchiale di S. Andrea in Savigliano e tre anni dopo Papa Leone XII lo nominò Vescovo "in partibus" di Abido, Vicario Apostolico di Aleppo in Siria e Delegato della Santa Sede nel Libano.
L'apostolato in Oriente
Mons. Losana si distinse in quelle lontane terre per zelo apostolico e tatto. Nel 1831 si stabilì ad Aleppo, nell'anno in cui la città fu colpita da un'epidemia di colera e al contempo devastata da un terremoto. Il presule si prodigò per portare il suo aiuto alle popolazioni colpite dalle due devastanti calamità, correndo anche gravi rischi personali per frenare l'epidemia e coadiuvando i medici con consigli pratici e scientifici.
Anche in virtù dello zelo con cui assolse alla propria missione apostolica fu nominato nel 1833 Arcivescovo e Patriarca di Costantinopoli e, in seguito alle insistenze di Re Carlo Alberto, venne trasferito al Vescovado di Biella di cui prese possesso il 6 aprile 1834.
L'episcopato in Biella
Trasferito a Biella Mons. Losana si applicò fin da subito con zelo e carità cristiana al nuovo incarico preoccupandosi in particolare dell'educazione e dell'istruzione cristiana della gioventù. In particolare fu lui a fondare, nel 1835, le prime scuole femminili della città (l'omonimo Istituto Losana) che affidò, insieme all'Asilo del Piano, alle Suore Rosminiane. Fu attivo promotore e sostenitore inoltre dell'Istituto Santa Caterina (aperto nel 1832) e dell'Istituto Crivelli (aperto nel 1855).
Promosse, nel 1839, la Scuole di incoraggiamento delle Arti e Mestieri e, nel 1844 contribuì alla fondazione della Scuole di San Filippo dei Fratelli delle Scuole Cristiane.
La Cassa di Risparmio e le altre opere a favore della comunità biellese
Il 1856 fu un anno memorabile per la piccola Biella: contemporaneamente all'inaugurazione della Ferrovia Santhià-Biella fu infatti fondata, ad opera di Mons. Losana, la "Cassa di Risparmio di biella e Circondario" che dotò personalmente della cospicua somma (per l'epoca) di L: 30.000. In quell'occasione il Vescovo, per i suoi numerosi meriti, fu nominato Grand'Ufficiale dell'Ordine dei SS: Maurizio e Lazzaro, dal Re Vittorio Emanuele II. Nel corso del suo lungo apostolato Mons. Losana favorì la creazione degli Asili d'infanzia e degli Ospizi Marini e lanciò al prima idea dell'erezione del Ricovero di Mendicità. Fu inoltre attivo promotore della Società Generale di Mutuo Soccorso fra gli Operai di Biella, del Comizio Agrario Biellese e del primo istituto agrario del Piemonte (sorto nel 1841 a Sandigliano)
Fu amministratore di vari enti benefici tra cui l'Ospizio di Carità, l'Orfanotrofio, la Piccola Casa della Divina Provvidenza.
Aneddotica
Dopo la sua morte, avvenuta nel febbraio 1873 a Torino, dove si era recato per festeggiare, insieme alla famiglia, l'ottantesimo compleanno, vennero raccolti numerosi aneddoti in merito alla figura di Mons. Losana. Tra i tanti merita di essere ricordata la fama di defensor civitas che gli è associata dal 1859 quando, sotto al protezione della Madonna di Oropa, egli salvò dalle rappresaglie i Biellesi dalle rappresaglie delle truppe austriache stanziate in città. Pochi giorni dopo (il 18 maggio 1859) giunse a Biella Giuseppe Garibaldi coi cacciatori delle Alpi e fu ospitato nel palazzo vescovile da Mons. Losana che in quei giorni ebbe con l'eroe dei due mondi numerose familiari conversazioni nel corso delle quali apprese che l'uso dello zolfo era un efficace rimedio contro la malattia della vite e, superando i pregiudizi e le resistenze dei contadini, ne introdusse l'uso nelle nostre campagne.
Fu molto ammirato anche da Quintino Sella che a proposito del Vescovo disse, durante un discorso pronunciato nel 1870 alla Camera dei Deputati: "Signori quello che mi preme di dire è che quando un prelato come il Vescovo di Biella, da tanti anni si trova in quella diocesi a capo di ogni progresso civile; che ogniqualvolta in quel paese si apre una scuola, egli ne è l'iniziatore; ch'egli promosse la fondazione della prima società operaia, della società d'incoraggiamento di arti e mestieri, di cui da moltissimi anni è presidente; che mi coadiuvò potentemente nella creazione della Scuola Professionale stabilita l'anno scorso; che contribuì grandemente, anzi fondò, con un cospicuo assegnamento in denaro, una Cassa di risparmio (...) Senza accennare tutti i titoli di benemerenza di quel Vescovo, io dirò solo: avesse l'Italia molti Vescovi come quello di Biella, molti sacerdoti, molti cittadini come lui, le cose andrebbero molto, molto meglio".
(fonte: www.santuariodioropa.it)
- Cariche e funzioni
- Qualifica:
- vescovo di Biella
- Date:
- 30 Settembre 1833 - 14 Febbraio 1873