Ente
Cappellificio Biellese
- Società Anonima Cappellificio Biellese (altra denominazione di autorità)
- Cappellificio Biellese 1935 (altra denominazione di autorità)
- S. A. Cappellificio Biellese (altra denominazione di autorità)
Data: 1935 - in attività
- Link esterni
- Luoghi di attività
- Luogo:
- Sagliano Micca
- Luogo:
- Biella - Chiavazza
- Storia istituzionale
- La città di Biella è storicamente capitale d’eccellenza tessile italiana famosa in tutto il mondo.
Questa città a ridosso delle Alpi infatti ha visto la nascita, l’evoluzione e l’affermazione delle più grandi case di tessuti italiani.
E fu proprio a Biella che nel 1935, periodo in cui l’arte del cappello ricopriva un ruolo di assoluta rilevanza nel guardaroba sia maschile che femminile, un gruppo di amici diede il via alla “Società Anonima Cappellificio Biellese”.
La produzione si basava fondamentalmente sulla realizzazione di cappelli a pelo, molto curati e d’élite.
La fabbrica resistette alle incombenze del periodo bellico e continuò a produrre cappelli fino alla metà degli anni cinquanta.
Dopo circa 20 anni di attività, a causa della depressione economica post guerra e di una presenza sempre più limitata del cappello nel guardaroba, Cappellificio Biellese chiuse i battenti.
Oggi, grazie alla passione di Alberto Benigni, che da anni opera nel settore tessile e della moda maschile, Cappellificio Biellese torna a rivivere.
Nel 1935, ad Andorno Micca, nasce anche il marchio “Cappellificio Biellese” che già all’epoca ebbe la lungimiranza di dedicare ampio spazio alla promozione commerciale ed alla pubblicità che, grazie ad approfondite ricerche d’archivio, stiamo facendo riemergere pezzo per pezzo, lasciandoci ispirare per un futuro che sappia mescolare al meglio tradizioni e modernità.
Oltre a quelli principali, negli anni si sono sviluppati una vera e propria miriade di cappellifici e berrettifici. Ne citiamo alcuni: Meliga, Bussetti, John Valz, Valz, Piemontese, Ferraro.
Il destino è stato comune a molte di queste realtà: il già citato cambio di costumi dovuti all’uso dell’auto, la concorrenza di aree industriali come Monza e l’alessandrino e poche risorse da dedicare all’innovazione produttiva e commerciale, hanno fatto si che la maggior parte di esse scomparissero, lasciando dietro di sè poche e indistinte tracce del loro passato.
Il nostro obiettivo è invece quello far rivivere e dare impulso al brand “Cappellificio Biellese 1935”, riprendendo le sue tracce e disegnando un futuro che sia in grado di accettare le sfide della società odierna, senza mai dimenticare le proprie radici.
Fonte: www.cb1935.com