"Verso la fine del ‘500, quando i feudatari erano in lotta fra loro e gli scontri tra i paesi limitrofi erano la consuetudine, nelle valli del Sesia e del Sessera si cominciò a fabbricare carta con la raccolta di stracci. Nel 1789 Pietro Avondo acquistò la cartiera di Crevacuore, denominata allora “La Folla” e da lì in poi intraprese lo sviluppo del settore cartario e la sua conseguente crescita. Nei primi del ‘900 la Cartiera Valsessera di Baglione e C. era un’azienda primaria della valle, che insieme ad altre cartiere, portò sviluppo e molto lavoro raggiungendo il massimo splendore con gli investimenti degli anni ‘60 e ’70 di Antonio Sterzi. Successivamente però, altri investimenti poco oculati, speculazioni varie, sommate all’effetto della globalizzazione e della crisi industriale, segnarono un declino irreversibile che portò alla chiusura dell’azienda, passata nel frattempo alla Società Ermolli. La presenza di infrastrutture quali ponti, viabilità e canali favorì l’insediamento ed il permanere di questa tipologia di attività produttive".
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