Persona
Garretto, Paolo
- Link esterni
- Nascita
- Luogo:
- Napoli
- Data:
- 12/9/1903
- Morte
- Luogo:
- Monaco (principato)
- Data:
- 3/8/1989
- Wikipedia
- Paolo Garretto
- Attività/mestiere/professione
- Qualifica:
- Pittore
- Qualifica:
- Disegnatore
- Qualifica:
- Illustratore
- Biografia / Storia
- Compie studi discontinui presso l'Accademia di Belle Arti di Brera e di Roma e, ancora studente, si distingue come abile caricaturista per alcuni giornali, fra cui: "Il Giornale d'Italia". " La Tribuna" e "Index". Negli anni Venti esegue cartelloni cinematografici per la United Artists. Nel 1926 viaggia all'estero e collabora con alcune famose riviste quali: "Simplicissimus", "Vanity Fair", "New Yorker" e "Vogue". Come grafico pubblicitario collabora con lo Studio Boggeri, con lo Stabilimento Grafico Alfieri e Lacroix, con l'agenzia inglese Charles Hobson Ltd. E con le americane J. Walter Thompson e N. W. Hayer. Nel 1942 è impegnato, in Ungheria, nel cinema di animazione. Negli anni Cinquanta è autore di disegni animati alla RAI, per i quali, nel 1956. ottiene il premio "La Maschera d'Argento". Nello stesso anno ottiene la Medalia d'oro della Federazione Italiana della Pubblicità.
(Mughini G., Scudiero G., Il manifesto pubblicitario italiano, Nuova Arti Grafiche Ricordi, Milano 1997)
Noto soprattutto come caricaturista. Garretto debuttò su riviste satiriche quali «Il Pasquino», «Travaso delle Idee» ecc., per estendere poi la propria collaborazione a prestigiose testate straniere («Fortune» «Adam» «Vogue»). I suoi manifesti sono sempre improntati a un gusto umoristico, con notevole caratterizzazione dei soggetti e immediatezza del messaggio pubblicitario. Collaborò anche con gli studi ACME-Dalmonte e Roggeri. Partecipò nel 1933 alla Mostra Intemazionale del Cartello e Nazionale del Cartello rifiutato, allestita alla galleria milanese Il Milione da Dino Villani. I manifesti disegnati nel dopoguerra sono ancora più accentuatamente caricaturali.
(AA.VV., Catalogo Bolaffi del Manifesto Italiano, Giulio Bolaffi Editore, Torino 1995)