Persona
Zanon, Lucio Igino
- Attività/mestiere/professione
- Qualifica:
- Conte
- Qualifica:
- Commendatore
- Biografia / Storia
- Lucio Igino Zanon, detto Gino, conte di Valgiurata, è stato amministratore del Consiglio d'Amministrazione della società Ferrovia Biella - Novara, dal 1943 al 1946 e della società Ferrovie Elettriche Novaresi.
“Si è spento venerdì sera a Torino all'età di 66 anni. Da tempo era sofferente. I funerali a Oropa. Un uomo che ha legato il suo nome non soltanto all'industria e alla finanza ma anche alla filantropia e alle lettere”.
“Venerdì a Torino [7 novembre 1969, n.d.a.], nella sua abitazione di via don Minzoni, è deceduto Lucio Igino Zanon, conte di Valgiurata, una delle più spiccate figure italiane di imprenditore industriale finanziario. Il Biellese perde con lui uno dei suoi uomini migliori. Il desiderio dell’estinto e della famiglia che l’annuncio della morte venisse dato a funerali avvenuti non ha potuto essere rispettato data la notorietà del l’uomo. La salma riposerà nel cimitero di Oropa. Il 25 ottobre aveva compiuto 66 anni. Da tempo una grave malattia gli minava l’esistenza. Era consapevole della gravità del suo stato e affrontò con coraggio i giorni incerti del suo periodo di vita. Riusciva ancora ad alternare l’attività lavorativa ai periodi di cura. Presiedeva numerosissime società fra cui la Compagnia «Toro Assicurazioni» e la Banca Mobiliare Piemontese. A Torino, principalmente, si svolgeva la sua attività ma a Biella restava vicino. Lucio Igino Zanon fu ufficiale di complemento dei Dragoni del Nizza Cavalleria e raggiunse il grado di maggiore mantenendo col suo Corpo stretti rapporti di affetto e di collaborazione. Era decorato di medaglia d’argento al Valore Militare. Molto si adoprò per la costituzione e la organizzazione, invero mirabile, del Museo Nazionale dell’Arma di Cavalleria di Pinerolo inaugurato il 13 ottobre dello scorso 1968 a coronamento di una fase organizzativa che era cominciata dieci anni fa. «II Museo della Cavalleria - ebbe a scrivere pochi mesi fa - è una piccola raccolta dove tutto è realtà, tutto è senso di dovere e disciplina, niente è retorica. Una raccolta fatta completamente di fotografie e di oggetti, che paiono cose prive di vita, ma da essi emana invece ed aleggia tutta un’epoca che è la realtà di un passato. Tutti speriamo che mai e poi mai si arrivi ad un confronto armato tra i popoli; ma, se questa prova di forza dovesse (malauguratamente) coinvolgerci, magari contro la nostra volontà, ricordate Italiani che imbelle non è chi perde uno scontro armato combattendolo, ma imbelle è chi l’ha già perso prima che si verifichi». Son poche parole che nell’ora della morte di Lucio Igino Zanon assumono il valore di un suo testamento spirituale. Fra le più forti somme del «Sorriso di Natale», sotto l’anonimato della sigla N.N., c’era sempre la sua. Il gentiluomo di gusto non poteva trascurare le lettere: da alcuni anni curava ad ogni Natale un ricordo per gli amici orientato quasi sempre verso riproduzioni di rarità librarie. Ricordiamo fra l’altro il gustosissimo volume «Storia di ladri» di anonimo del secolo scorso; i due volumi del «Vocabolario Piemontese - Italiano-Latino - Francese» dello Zaffi riprodotto dalla rarissima edizione del 1830 pubblicata dalla tipografia Barbié di Carmagnola. Ancora la scorsa primavera aveva curato, presso le Officine Grafiche di Verona del Mondadori, il bellissimo volume «Non ristare» che illustra attraverso ad un breve testo ed a numerose riproduzioni a colori il Museo della Cavalleria di Pinerolo. La sua gita a Cascais nello scorso giugno, quando ebbe un nuovo grave attacco di cuore, doveva avere fra l’altro lo scopo di presentare a Umberto di Savoia, del quale godeva l’amicizia, il volume sul detto Museo”.
Da “Eco di Biella” del 10 novembre 1969.