Federico Boussu (1830-1900): al momento della morte era considerato il «decano degli industriali biellesi», a poco più di vent’anni succede al padre Luigi Benedetto nella direzione del lanificio di famiglia. Introduce nel Biellese e in Italia la macchina Schulze, utilizzata per creare disegni sui tessuti. Nel corso della sua vita ricopre diverse cariche anche al di fuori dello stabilimento industriale. Nel 1875 è nominato Presidente del Consiglio di Amministrazione della Banca Biellese, tre anni dopo è eletto Presidente Onorario della Società dei tessitori di Biella. Nel 1877 viene insignito dell’onorificenza di Cavaliere della Corona d’Italia. Alla sua morte lascia la ditta ai due figli, Emilio e Gustavo.
Fonti
Il necrologio apparso su "La Tribuna Biellese" del 25 ottobre 1900: "Il 22 corr. moriva nella nostra città, dopo una malattia di 15 giorni il cav. Federico Boussù nell’età d’anni 70. Il Boussù era, si può dire, il decano degli industriali biellesi, e come uomo privato fu sempre di un’onestà, correttezza ed intelletto non comuni, tanto che a lui tutti ricorrevano per consigli, e ben sovente era l’arbitro nelle quistioni più vivaci o gravi. Muore lasciando grande rimpianto e duraturo ricordo della sua persona e delle sue virtù. Fu seppellito ieri ad Oropa; il corteo era numerosissimo".