Eugène Berloquin, parigino di nascita e torinese di adozione, risalì la Valle Cervo per scattare l’unica immagine biellese oggi nota, ovvero una veduta estiva di Rosazza realizzata dal ponte del cimitero prima del 1910. Un suo omonimo, forse il nonno paterno, partecipò e fu premiato all’Esposizione di Vienna del 1875 nella sezione fotografica; quindi la passione per la fotografia doveva essere di famiglia. Berloquin si trasferì a Torino – dove frequentò la Accademia Albertina – fin dalla fine dell’Ottocento. Fu un appassionato camminatore tanto da diventare, nel 1907, presidente dell’Unione Escursionisti Torinese, carica ancora ricoperta nel 1909. Alla sua morte, nel 1852, fu ricordato come pittore di paesaggi, ritrattista, cartellonista e illustratore, non come fotografo.
Luoghi di attività
Luogo:
Rosazza
Bibliografia
Pubblicazioni: Craveia D., Étrangers photographes nel Biellese tra Otto e Novecento, in DOCBI 2014.
Fonti e bibliografia: Craveia D., Étrangers photographes nel Biellese tra Otto e Novecento, in DOCBI 2014.
Archivi
L’unica fotografia biellese nota si conserva presso la F. S. (album della collezione di Agostino Ferrari)