Maestro elementare, già pianista al Caffè Villani di Biella, insegnante di musica e canto nel Collegio Convitto Civico di Biella. Nel 1904 si trasferisce a Trivero in qualità di maestro presso la scuola della fraz. Botto. Non aveva studio proprio. Fotografò l'inaugurazione della linea ferroviaria Grignasco-Coggiola (1908). Morì suicida. Alcune sue cartoline sono state esposte in occasione della mostra "Coggiola nelle cartoline d'epoca" (Coggiola 1992). Sue immagini sono state utilizzate per la produzione di cartoline illustrate (su alcune compare il timbro dell'autore).
Luoghi di attività
Luogo:
Trivero Botto (risiedeva nella cantina "del Vincenzo"), Valsessera, Valle Strona e Mortigliengo.
Bibliografia
Pubblicazioni: La lana e le pietre: il Biellese nell'archeologia industriale, Biella 1987; Coggiola nelle cartoline d'epoca, a cura di Vachino G. e Vercella Baglione E., Trivero 1992; Vachino G., Tre fotografi triveresi, in DOCBI 2003.
Fonti e bibliografia: Articolo su "Tribuna Biellese" del 20 luglio 1909; Vachino G., Tre fotografi triveresi, in DOCBI 2003; Vachino G., Palestra di fotografia, in DOCBI 2006.
Archivi
Archivio: Disperso. Rimangono alcune decine di fotografie e cartoline presso collezioni private.
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