Nel 1923 un giovane imprenditore austriaco – Joseph (Giuseppe) Gspandl – che aveva avviato a Milano un laboratorio specializzato negli ingrandimenti fotografici, ebbe dei problemi a causa di un paio di suoi rappresentanti di commercio inviati nel Biellese con l’incarico di procacciare clienti sul territorio mostrando qualche campione fotografico. Uno dei due agenti, però, ordì una piccola truffa facendo stampare bollettari di consegna fasulli: chi affidava una propria fotografia consegnava un acconto che non andava a buon fine, finendo nelle tasche del truffatore. Scoperto il raggiro, Gspandl raggiunse subito Biella per denunciare il proprio agente di commercio e scagionare il collega onesto, riuscendo a recuperare inoltre le fotografie dei cittadini biellesi, ma non i soldi da loro investiti.
Luoghi di attività
Luogo:
Biellese
Bibliografia
Fonti e bibliografia: Craveia D., Étrangers photographes nel Biellese tra Otto e Novecento, in DOCBI 2014.