Persona
Don Giovanni Gnifetti
- Link esterni
- Nascita
- Luogo:
- Alagna Valsesia
- Data:
- 03/04/1801
- Morte
- Luogo:
- Saint-Étienne
- Data:
- 04/12/1867
- Wikipedia
- Giovanni Gnifetti
- Biografia / Storia
- Nato ad Alagna Valsesia il 3 aprile 1801 da Cristoforo Gnifetti e Anna Maria Ghiger, fu avviato dal padre allo studio e alla carriera ecclesiastica; dopo le scuole di base, studiò al seminario di Gozzano prima, e di Novara poi, dove fu ordinato sacerdote nel 1823; tornò quindi alla parrocchia di Alagna, dove fu prima cappellano, poi viceparroco; infine, nel 1834 fu nominato parroco di Alagna Valsesia, ruolo che ricoprì fino alla morte.
Nello stesso anno iniziò a frequentare il massiccio del Monte Rosa, sul quale si segnalò per alcune prime ascensioni; l'obiettivo del parroco era di raggiungere una delle più alte vette della montagna, conosciuta oggi come Signalkuppe dagli svizzeri e come Punta Gnifetti dagli italiani, a 4559 metri d'altezza; tale vetta è ben visibile dal lato valsesiano del Monte Rosa e in particolare da Riva Valdobbia, essendo una delle più elevate di tale gruppo montuoso. Gnifetti fallì l'ascesa per tre volte, nel 1834, nel 1836 e nel 1839; nel 1836 la piccola spedizione composta dal parroco Gnifetti e da cinque compaesani giunse a 4480 metri, su un colle che prende il nome di colle Gnifetti; dovette rinunciare all'assalto alla vetta per la mancanza delle accette necessarie a rompere il ghiaccio nel tratto finale. In compagnia di sette persone, di cui due portatori, il 9 agosto 1842 Gnifetti conquistò la vetta che porterà il suo nome, piantandovi una bandiera rossa: il "segnale" lasciato a testimonianza del raggiungimento della cima e dal quale deriva il nome tedesco della punta Gnifetti (Signal Kuppe, cioè Cima del segnale).
L'attività montana di don Gnifetti non si limitò alle escursioni; era infatti anche un appassionato di scienze naturali in senso lato e compì diverse osservazioni notevoli, tra cui una campagna di misurazioni del ghiacciaio del Sesia all'alpe di Bors; le sue esperienze furono raccolte in un libro, Nozioni topografiche del Monte Rosa, che ebbe vasta diffusione e contribuì a creargli, presso il nascente ambiente turistico-alpinistico internazionale, la fama di esperto del Monte Rosa.