Ente
Magazzini Vagnino
- Magazzini Vagnino cancelleria e cartoleria (altra denominazione di autorità)
Data: 1922-2010
- Luoghi di attività
- Luogo:
- Torino
- Storia istituzionale
- "Dopo quasi novant’anni di attività, «Da Vagnino c’è» non c’è più. Oggi infatti la catena di cartolerie nata nel cuore di Torino vivrà l’ultimo atto di una storia cominciata nel 1922, quando, in via Lagrange, per opera di Francesco Vagnino, nasceva il primo negozio di cancelleria, forniture per ufficio e materiale da disegno della famiglia. L’ambizioso progetto si avvaleva di uno scrupoloso credo commerciale che Vagnino definiva così: «La mia soddisfazione è la soddisfazione del cliente soddisfatto, e la fiducia del pubblico è cosa sacra». Una filosofia tramandata al figlio Riccardo, che nei primi Anni 60 ha assunto la direzione dell’azienda. Nello steso periodo Vagnino apriva un nuovo negozio in corso Francia, seguendo una strategia di espansione aziendale che nel 1972 sfocerà in un’altra apertura a Mirafiori. E ancora, a metà degli Anni 80 supererà i confini di Torino e del Piemonte inaugurando un centro anche ad Aosta, al quale si aggiungerà nel 1997 quello di via Genova (zona Bengasi, che verrà poi spostato nel 2009 in corso Stati Uniti). E non finisce qui: nel 2001 verrà aperto il punto vendita in corso Agnelli, seguito nel 2002 dal negozio di via Cibrario, per arrivare al 2005, anno di avvio del nuovo centro specializzato in corso Montecucco. In tutto, sette punti vendita, che oggi in un colpo solo verranno definitivamente chiusi, lasciando a casa 28 dipendenti. «Le abbiamo provate tutte per rimanere competitivi sul mercato», dichiara Aldo Gravina, prima amministratore e ora liquidatore dell’azienda, «investendo 5 milioni di euro (della famiglia Vagnino) in sedici anni, ma è stato tutto inutile: siamo stati travolti dalla crisi economico-finanziaria mondiale, dalla concorrenza sregolata - soprattutto degli ipermercati - e anche, in un certo senso, dalla nostra serietà». Gravina: «Siamo un’impresa onesta che ha sempre pagato tutto e tutti, mai lasciando debiti: eppure, la nostra onestà professionale non è stata premiata o valorizzata dalle istituzioni, che allo stesso tempo chiudono spesso gli occhi di fronte alla scorrettezza di tante altre ditte». E poi, Gravina dedica un pensiero di gratitudine ai lavoratori dell’azienda: «Sono stati straordinari sia nel lavoro quotidiano di questi anni, sia nella collaborazione per la chiusura dell’impresa - che avverrà tramite concordato e non per via fallimentare - contribuendo in modo determinante a rendere serena questa fase di contrattazione». Sul futuro degli impiegati interviene invece Fabrizio Nicoletti, esponente di Cgil-Filcams: «Nell’ultimo incontro svoltosi nella sede torinese di Ascom, insieme alla proprietà e al tribunale fallimentare abbiamo avviato la procedura di mobilità per tutti i lavoratori Vagnino a partire dal 1° gennaio, e si è stabilito di richiedere la cassa integrazione in deroga fino al 31 dicembre 2011: adesso dunque - conclude Nicoletti - attendiamo con fiducia il responso del ministero del Lavoro»".
Da "La Stampa" del 31 dicembre 2010