Persona
Rista, Ugo
- Nascita
- Data:
- 1906
- Morte
- Data:
- 1990
- Attività/mestiere/professione
- Qualifica:
- Disegnatore tessile
- Qualifica:
- Imprenditore tessile
- Titolo
- Cavaliere del Lavoro
- Biografia / Storia
- Ugo Rista nacque da Valerio Rista ed Erminia Robiolio. Ebbe tre fratelli, tra cui Emanuele. Sposò Vittoria Ceretti ed ebbero due figli. Fu disegnatore della ditta "Lanificio Fratelli Zignone fu Carlo", situata in regione Vallefredda di Pray, della quale sono titolari i fratelli Umberto, Rinaldo e Oreste Zignone.
Alla morte di Umberto Zignone, avvenuta nel 1931, Ugo Rista si associa ai fratelli Rinaldo e Oreste Zignone e ad Armando Garlanda, addetto commerciale della ditta, fondando la “Zignone, Garlanda & Rista”.
Ugo Rista interrompre la propria collaborazione nel 1937. Nel 1947, dopo un decennio trascorso a Biella nello stabile costruito appositamente presso l'Oremo (poi rilevato dagli ex soci fratelli Bertotto nel 1945), Ugo Rista si traferisce a Brugherio.
Da noibrugherio.it:
Le lane di Rista, da viale Lombardia alle passerelle dell’alta moda
"Quando si parla del tessile brugherese il pensiero corre subito a Marzotto e passa invece quasi sottotraccia l’attività della “Manifattura Lane Ugo Rista”, ignorata dalla nostra pubblicistica. Eppure, nel 1966, l’azienda Rista era la terza in città per numero di addetti con ben 700 dipendenti, preceduta solo da Candy e Pirelli.
Niente sindacati
Ugo Rista, disegnatore tecnico di tessuti, divenne imprenditore nel Biellese (sua terra d’origine), affiancandosi nella gestione di una società alla famiglia Zignone, pioniera del settore tessile. Nel 1948-49, Rista trasferì armi e bagagli proprio a Brugherio, lungo viale Lombardia. La Brianza monzese, “zona bianca” per eccellenza, prometteva basse tensioni sociali ed era una delle zone d’Italia in cui le reti stradali erano in più forte sviluppo. I contrasti con le maestranze però non mancarono se perfino il moderato periodico monzese “Il Cittadino”, nel settembre 1953, tuonò contro l’ormai quadriennale divieto, da parte della Rista, d’indizione delle elezioni per la nomina delle rappresentanze sindacali. Il successo della Rista, comunque, si consolidò. L’azienda faceva bella mostra di sé su riviste come “Annabella” e “Grazia”. In quel periodo, Torino contendeva ancora a Milano il ruolo di capitale italiana della moda.
Ospite d’onore alle sfilate
Così non c’è da stupirsi che, nelle sfilate che si tenevano al Teatro Alfieri, Rista era ospite d’onore, grazie ai suoi accurati “tagli” e alla sapiente tinteggiatura. Per le sartorie italiane quello era l’evento clou. Nel gennaio 1959, per capirci, oltre a Rista, erano presenti a Torino marchi internazionali come il lanificio Litex di Torino, il colosso Bemberg di Milano ed il mitico cappellificio Borsalino di Alessandria.
Gli anni della crisi
L’azienda cominciò ad entrare in crisi nel successivo decennio, con il progressivo affermarsi dell’abito pronto, realizzato da aziende che ne curavano l’intero processo produttivo, a tutto svantaggio delle sartorie (che ancora nel 1955 detenevano il 78% del mercato, mentre nel 1965 avevano ormai il 43%).
A metà degli anni sessanta del secolo scorso, tuttavia, la Rista aveva ancora un forte seguito all’estero, perfino in Canada, grazie alle sue produzioni per giacche da uomo, e per pullover e cardigan anche femminili".
- Luoghi di attività
- Luogo:
- Regione Vallefredda - Pray
- Qualificazione:
- disegnatore tessile
- Date:
- fino al 1936
- Luogo:
- Biella
- Qualificazione:
- imprenditore tessile
- Date:
- fino al 1947 circa
- Luogo:
- Brugherio (MB)
- Qualificazione:
- imprenditore tessile
- Date:
- dal 1947 circa