Persona
Faudella, Alfonso
- Link esterni
- Nome del sito:
- www.giornalidelpiemonte.it
- Nascita
- Data:
- 1864
- Morte
- Data:
- 1951
- Attività/mestiere/professione
- Qualifica:
- Imprenditore tessile
- Biografia / Storia
- “Alfonso Faudella era nato a Pavignano nel 1864 ed era entrato giovanissimo fra gli impiegati del Cappellificio Davella di Andorno, dove si distinse subito per attività e intelligenza. Nel 1919, subito dopo la prima guerra mondiale, il cappellificio Davella cessò la sua attività e Alfonso Faudella pensò a rilevare una piccola azienda di filatura e tessitura esistente in Pavignano. Della sua grossa nidiata di figli i tre maggiori erano già nel campo laniero e si strinsero attorno al padre portando nell’azienda le loro conoscenze tecniche e il loro giovanile entusiasmo. L'azienda, sotto la guida del padre e la direzione dei figli Virginio, Agostino e Giuseppe, cominciò ad ingrandirsi. Poi anche gli altri figli crebbero ed a potenziare la fabbrica si aggiunsero Francesco, Eugenio, Luigi e Pierina mentre Carmen andava sposa molto giovane. Alfonso Faudella vide così la piccola azienda del 1919, pur tra le difficoltà e le alterne vicende dei tempi non sempre facili, farsi ogni giorno più grande fino ad essere l'odierno imponente complesso laniero”. ( Da: Eco di Biella, 17 maggio 1951)
"Alfonso Faudella era un suonatore di musica per organi che, nel 1919, volle intraprendere la carriera industriale acquistando un lanificio impiantato nel 1911 dai soci Cartotti, Tamagno e Paoletti a Pavignano in un vecchio mulino sulla sponda del Cervo. Si unirono presto alla sua attività i figli maggiori Agostino, Giuseppe e Virginio che cedettero più tardi l'azienda ai fratelli minori Francesco, Luigi ed Eugenio. Nel corso della seconda guerra mondiale il lanificio fu seriamente danneggiato per azioni belliche e presto ricostruito; il fatto diede origine nel dopoguerra ad una lunga vicenda giudiziaria con le Società assicuratrici. La Ditta ne uscì soccombente e, forse a causa di ciò, dovette più tardi cessare l'attività". (Da "L'industria biellese"di Andrea Coda Bertetto)
Muore nel 1951