Ettore Fileppo, classe 1891, fonda la “Filatura di Crosa” nel 1939.
L'azienda successivamente viene portata al successo dai figli Germano e Giancarlo e raggiunge il massimo sviluppo, con più stabilimenti e circa 300 dipendenti, a partire dagli anni '70 fino al primo quinquennio degli anni '80.
Produce filati per aguglieria e maglieria in fibre pregiate: lana, lino, alpaca, cammello, cachemire, mohair, seta anche tinte in colori naturali. Esporta in tutto il mondo potendo contare su una numerosissima rete di punti vendita.
Missoni, Versace, Krizia Les Copain, Callaghan e Valentino sono degli stilisti di fama internazionale che utilizzano alcuni prodotti della “Filatura di Crosa” per le loro creazioni.
Nella seconda metà degli anni '80 l'azienda subisce una grave crisi.
Nel 1989 la ditta entra nel gruppo Fisac-Olcese dei fratelli veneti Sebastiano, Pieraldo e Diego Delle Carbonare alla quale la famiglia Fileppo cede la filatura per un pacchetto azionario. Germano e Giancarlo Fileppo mantengono la responsabilità della gestione dell'azienda. L'8 novembre dello stesso anno viene ammessa all'amministrazione controllata e, il 16 aprile 1991, a causa dello sfavorevole evolversi della situazione finanziaria, viene ammessa al concordato preventivo.
Il giudice delegato sceglie l'offerta della “Leaderfil” del Gruppo Luigi Botto di affittare gli impianti dello stabilimento di Candelo, le scorte e il marchio della “Filatura di Crosa”. Vengono assunti parte dei dipendenti sul totale di 119, di cui 50 impiegati.
L'azienda ha continuità produttiva e la nuova società affronta il mercato aguglieria pur ridotto dopo la crisi degli ultimi anni.
Il 1992 è un anno di ripresa dell'attività della “Filatura di Crosa” che partecipa a Pitti Uomo con le sue collezioni di filati.
Ettore Fileppo, vedovo dal dicembre 1969 di Rachele Bardone, muore a 92 anni nel dicembre 1983.
I figli scompaiono precocemente: Ermanno nel 1973 a 44 anni, Giancarlo nel settembre 1992 a 51 anni e Germano nel febbraio 1993 a 60 anni.